Cronaca | 17 aprile 2024, 14:40

Si sente male durante il volo, l'aereo rientra a Caselle ma il passeggero muore prima di arrivare in ospedale

La tragedia stamattina all'aeroporto: il volo avrebbe dovuto portare l'uomo a Lamezia Terme. Personale sanitario intervenuto per le operazioni di rianimazione sulle piste che purtroppo non sono bastate a salvargli la vita. Portata in ospedale anche la moglie

Si sente male durante il volo, l'aereo rientra a Caselle ma il passeggero muore prima di arrivare in ospedale

Si sente male durante il volo, l'aereo rientra a Caselle ma il passeggero muore prima di arrivare in ospedale

Un uomo è morto a seguito di un malore in volo nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 17 aprile.

Il malcapitato (stando alle prime informazioni emerse si tratterebbe di un 30enne) era su un volo Ryanair partito alle ore 11 dalle piste dell'aeroporto di Caselle e diretto a Lamezia Terme. Secondo quanto confermato da personale aeroportuale, poco dopo il decollo e constato il grave stato di salute del passeggero, il pilota ha invertito la rotta per nuovamente atterrare presso lo scalo torinese prima di mezzogiorno, dove ad attenderlo in pista era già presente personale medico dell'aeroporto e dall'ambulanza aeroportuale. 

Vani i tentativi di rianimazione

I sanitari hanno applicato le manovre per rianimarlo e nel frattempo una seconda ambulanza medicalizzata è giunta sul posto, come confermato dall'aeroporto di Caselle, senza ritardi dovuti alle operazioni di scorta. Sono stati vani i tentativi di rianimazione e poco dopo è stato constatato il decesso dell'uomo.

La moglie trasportata in ospedale

Anche la moglie del passeggero si è sentita male, probabilmente a seguito dello choc subito, ed è stata soccorsa e trasportata all'ospedale per accertamenti.

Sul posto è intervenuta la Polizia di frontiera di Caselle e i tecnici dello Spresal.

Le precisazioni dell'Asl

Una nota dell'Asl, giunta nel tardo pomeriggio, chiarifica quanto accaduto. Oltre a esprimere, insieme a Sagat, le condoglianze ai famigliari del paziente colto da malore.

L’aeromobile diretto a Lamezia Terme, come detto, ha fatto rientro a Torino con procedura di emergenza.

Due medici tra i passeggeri

 

"A bordo del velivolo intanto due medici passeggeri del volo hanno cominciato le manovre di rianimazione cardio polmonare coadiuvati dal personale di bordo, che ha messo a disposizione il defibrillatore semi automatico (DAE) presente in aereo."

Due scariche di defribillatore prima dell'atterraggio

"Prima dell’atterraggio - prosegue la comunicazione - i medici hanno erogato ben due scariche con il DAE che, ricordiamo, in maniera automatica identifica quei ritmi di arresto che sono suscettibili di una terapia elettrica per riportare il cuore ad un ritmo elettrico normale. Nel frattempo il personale sanitario in servizio presso il Pronto Soccorso aeroportuale si è preparata in pista a prestare soccorsi al paziente. La Centrale Operativa 118, allertata sulla situazione, ha provveduto ad inviare l’ambulanza di base di Borgaro Torinese, seguita dal mezzo con medico ed infermiere con sede a Venaria."

L'intervento del personale dell'aeroporto

"All’arrivo dell’aereo il medico in servizio presso l’aeroporto è salito immediatamente a bordo e ha provveduto ad erogare la terza scarica con il DAE e a somministrare dell’adrenalina - spiega Asl - dopo la terza scarica il DAE non ha dato più indicazioni sull’uso della terapia elettrica. L’ambulanza di Borgaro è arrivata al varco indicato ed è stata indirizzata verso l’aeromobile; i due volontari, una volta saliti a bordo, hanno aiutato i sanitari che già prestavano soccorso nel continuare le manovre rianimatorie e contestualmente a trasportare il paziente sull’ambulift dove, dopo alcuni minuti è giunta anche l’ambulanza con il medico del 118 che purtroppo, considerata la situazione non ha potuto che constatarne il decesso."

"L'ambulanza ha impiegato due minuti ad accedere alla pista"

"La prima ambulanza con i volontari era attesa al varco ed ha impiegato circa 2 minuti per accedere al sedime aeroportuale - precisa la nota dell'Asl - nel frattempo il paziente aveva tre medici con defibrillatore e adrenalina che lo stavano assistendo, mentre la medicalizzata del 118 è entrata immediatamente."

Nessun ritardo, quindi, nei soccorsi.

"Cogliamo l’occasione - conclude l'azienda ospedaliera - per sottolineare come la sinergia tra i medici presenti a bordo, gli assistenti di volo, i sanitari in servizio presso l’aeroporto e il 118 abbiano dato al paziente tutte le possibilità che aveva di uscire da quella drammatica situazione. Solo qualche anno fa sarebbe stato impensabile avere un DAE a bordo di un aereo di linea."

Daniele Caponnetto

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