Attualità | 19 aprile 2024, 16:24

In via Vanchiglia scatta la solidarietà per gli sfollati dopo l’incendio del tetto

Un cartello campeggia al civico 19, dall’altro lato della strada: “Per uso servizi, generi di conforto e necessità, citofonate”. Tanti i negozi ad aver ospitato le persone costrette ad abbandonare le proprie case

In via Vanchiglia scatta la solidarietà per gli sfollati dopo l’incendio del tetto

In via Vanchiglia scatta la solidarietà per gli sfollati dopo l’incendio del tetto

Nel dramma c’è sempre spazio per qualche bella notizia. Accade spesso quando le catastrofi arrivano improvvisamente e senza dar modo di prepararsi. È così è accaduto ieri, giovedì 18 aprile, a seguito dell’incendio che si è abbattuto al civico 18 di via Vanchiglia, intorno alle ore 13. 

Cause ancora da accertare

Le fiamme, per cause ancora da accertare, si sono divorate letteralmente la copertura del palazzo, risalente a metà dell’Ottocento, dove erano in corso dei lavori per il rifacimento del tetto. Da oltre 24 ore le squadre dei vigili del fuoco sono posizionati sotto l’abitazione lungo la via, che dà il nome all’intero quartiere, a pochi passi dalla Mole Antonelliana. 

Notte di lavoro

Notte di lavoro che sta proseguendo ancora nella giornata di oggi. Ma tra il suono ininterrotto delle idrovore che pompano acqua da ieri e l’odore di bruciato, si respira aria di solidarietà. 

Negozi e pasticceria, punti di riferimento

Il bar pasticceria Vanchiglia è diventato nei minuti successivi all’incendio un punto di riferimento per gli sfollati e per i soccorritori, così come lo sono stati diversi negozi lungo la via che hanno accolto le persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni in fretta e furia. Un riparo fondamentale visto il vento freddo che si è alzato proprio nei minuti precedenti allo scoppio dell’incendio. 

La solidarietà dei vicini

Ma non solo esercizi. La solidarietà è scattata anche tra i vicini di casa. Al civico 19, proprio in fronte alla pasticceria dove è stata allestita la centrale operativa mobile dei vigili del fuoco, campeggia, sopra i campanelli, un foglio con su scritto: "Vicini del 18 di via Vanchiglia. Per uso servizi, generi di conforto e necessità varie suonare a…” e qui una serie di cognomi a cui nel corso del tempo ne sono stati aggiunti altri, per testimoniare la vicinanza ai condomini colpiti. 

“Le nostre porte sono aperte"

“Non abbiamo ricevuto particolari citofonate - ci racconta un inquilino del 19 al secondo piano - un solo soccorritore ha chiesto di poter usare il bagno e noi ovviamente abbiamo aperto la porta di casa nostra. Ma restiamo a disposizione per chiunque avesse bisogno.”

E così anche un’altra vicina, tra le persone ad aver avuto l’idea di appendere il foglio sopra ai citofoni e che preferisce rimanere anonima. Dal suo balcone è ben visibile l’erosione del fuoco che ha colpito diversi metri quadri dell’abitazione a pochi passi dal suo palazzo. A un giorno di distanza ha ancora ben in mente le fiamme divampate nell’arco di pochi minuti a pochi metri da casa sua.

Daniele Caponnetto

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