Attualità | 11 ottobre 2024, 11:02

Scolorito e rovinato, il monumento all'Autiere di corso Unità torna al suo antico splendore

Questa mattina il taglio del nastro dell'opera, omaggio a chi ha portato vivere e materiali durante la guerra

Scolorito e rovinato, il monumento all'Autiere di corso Unità torna al suo antico splendore

Scolorito e rovinato, il monumento all'Autiere di corso Unità torna al suo antico splendore

Il monumento all'Autiere d'Italia torna al suo antico splendore. Dopo un restauro durato due anni, questa mattina è stato inaugurato al parco Millefonti la grande opera dalla caratteristica forma circolare, collocata davanti al Mauto su corso Unità d'Italia. 

Al taglio del nastro l’assessore comunale alla Cura della città, Francesco Tresso, il Presidente dell’Associazione Nazionale Autieri d'Italia, Tenente generale Gerardo Restaino, e il Capo dell'Arma Trasporti e Materiali dell’Esercito Italiano, Tenente Generale Sergio Santamaria

Il restauro dei monumenti 

Il monumento da tempo presentava segni di ammaloramento: nel 2020 erano stati collocati dei puntelli da cantiere per sostenere la circonferenza. Nel 2021 hanno preso il via i lavori di restauro, che hanno coinvolto anche gli interventi sul Monumento a Camillo Benso di Cavour di piazza Carlo Emanuele II, sul Monumento a Giuseppe Garibaldi di corso Cairoli, oltre alla messa in sicurezza di tre sculture nel Parco di Villa Genero. Il costo complessivo sostenuto dalla Città di Torino è stato di circa 328mila euro.

Il Monumento rappresenta un omaggio alla memoria e al sacrificio degli uomini che hanno trasportato truppe e materiali in prima linea, autieri senza volto caduti nell'adempimento del proprio dovere. Realizzato nel 1965 su iniziativa dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia, l’opera porta la firma dello scultore Goffredo Verginelli e dell'architetto Renato Costa, con la collaborazione dell’ingegnere Renato Giannini

L'opera 

L’opera è costituita da una ruota stilizzata a sei raggi, una forma che rimanda al mezzo meccanico che è alla base dell'attività e della ragione dell’Arma degli Autieri, e poggia su un basamento centrale in cemento armato, rivestito da lastre di granito. Lungo la fascia esterna circolare in bronzo, del diametro di 16 metri, sono scolpite scene che raccontano i momenti salienti della vita del Corpo. 

Nel corso degli anni, la vicinanza del Monumento ad una strada ad alto scorrimento e al fiume Po ha esposto l’opera ai danni provocati dall’inquinamento atmosferico, alle acque piovane e all’umidità fluviale, rendendo necessario un intervento di risanamento. 

I lavori 

I lavori hanno riguardato la pulizia approfondita e la protezione delle diverse parti dell’opera: la struttura in cemento armato, il bassorilievo in bronzo e il basamento in granito. In particolare, dove necessario, sono stati sostituiti i ferri a vista e reintegrate le armature metalliche scoperte, mentre una parte della muratura mancante del basamento è stata ripristinata insieme al materiale lapideo su uno dei lati. 

Interventi di ripristino e pulizia hanno riguardato anche la canalina di scolo delle acque piovane, mentre attorno al Monumento è stata posizionata una siepe circolare di arbusti ornamentali rosso porpora, che ne segue la forma.

"Questa riqualificazione - ha osservato il presidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano - è la dimostrazione di come l'amministrazione civica sia attenta nel valorizzare e mantenere inalterata e viva la memoria storica, nel ricordo di chi ha dedicato la propria esistenza a servizio del nostro esercito". 

Cinzia Gatti

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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