Domenica saranno trascorsi 76 anni dalla tragedia di Superga, nella quale l'intera squadra del Grande Torino perse la vita assieme ai membri dell'equipaggio nel volo di ritorno da Lisbona, dove i granata avevano giocato una partita amichevole contro il Benfica.
Niente inaugurazione del Robaldo
Da quel momento Gli Invincibili sono passati direttamente dalla cronaca sportiva al mito, con le loro gesta ancora oggi tramandate a nipoti e pronipoti. Un programma di eventi e iniziative ricchissimo è in calendario nel fine settimana, che non vedrà però il 4 maggio l'attesa inaugurazione del centro sportivo Robaldo, la Coverciano delle giovanili: i lavori procedono a buon punto ma non si è fatto a tempo per la data simbolo di tutti i tifosi granata.
Il ricordo dei Sensounico allo stadio
Nella serata di oggi, venerdì 2, il Toro giocherà in anticipo contro il Venezia. Per un curioso scherzo del calendario, si affronteranno proprio le due squadre che hanno contribuito a legare il loro nome alla leggenda di Valentino Mazzola, che trascinò i lagunari prima di diventare il capitano e uomo simbolo granata. Nell'intervallo della partita, i Sensounico intoneranno allo stadio Olimpico la loro canzone più famosa, "Quel giorno di pioggia", dedicata proprio al Grande Torino e alla tragedia di Superga. E saranno intensi brividi di emozione.
Dalla marcia alla cerimonia al Monumentale
Domenica 4 maggio, dalle ore 10, è in programma la marcia del popolo granata, con raduno e partenza davanti al Bar Norman in piazza Solferino e conclusione prevista verso le ore 13 in piazza Modena (dove parte la tranvia che da Sassi porta a Superga). Si tratta di una sorta di riedizione della marcia dell'orgoglio granata del 2003, che punta a richiamare per le strade di Torino tutti i cuori granata che non vogliono più alla guida della società Urbano Cairo, auspicando una cambio della presidenza per rivedere una squadra ambiziosa e all’altezza della propria storia.
Alle ore 12 è in programma invece la Commemorazione del Grande Torino al Cimitero monumentale, dove c’è una lapide dedicata ai Caduti e dove (nei sotterranei) sono anche seppelliti diversi calciatori granata, tra cui Mazzola, Loik, Maroso, Gabetto e Ossola. Sono attesi figli e nipoti di molti di quei campioni, con il padre spirituale granata, don Riccardo Robella, che impartirà poi la benedizione e ricorderà il Grande Torino e gli insegnamenti che ha saputo tramandare anche oggi.
Da Superga al teatro Superga
Alle ore 17 ci sarà la Santa Messa a Superga e a seguire il capitano Duvan Zapata leggerà i nomi dei 31 caduti incisi sulla lapide che si trova sul terrapieno della basilica.
Per concludere, alle ore 21, al Teatro Superga di Nichelino andrà in scena “Il Grande Torino: una cartolina da un Paese diverso”, lo spettacolo scritto da Gianfelice Facchetti (figlio di Giacinto, storico capitano dell'Inter) insieme al giornalista Marco Bonetto, con sul palco i tre musicisti degli Slide Pistons.