Ndeye Awa Diop ha 21 anni, da quando ne ha 15 si è trasferita dal Senegal a Torino per inseguire un sogno: diventare chef.
“Ho conosciuto la realtà di Renken Ets quando avevo 3 anni- ci racconta Awa - ho ottenuto una borsa di studio con cui ho studiato fino alla fine delle elementari. Si è sempre parlato della possibilità di venire qua in Italia, ma prima potevo per questioni religiose, sostenute principalmente da mio padre. Nel 2020, però appena ho compiuto 15 anni ho scelto di venire qua a fare una prova di un mese, da lì ho deciso di studiare definitivamente qua. A fine 2020, ho partecipato a un corso di formazione di cucina che è durato tre anni da Piazza dei Mestieri. Alla fine del corso mi sono poi diplomata all’Istituto Beccari”.
Dallo studio al lavoro vero e proprio il passo è stato breve. Awa ha iniziato subito a lavorare nel ristorante Jigeenyi, gestita sempre da Renken ETS. Una volta circolo Arci che si trovava in Barriera di Milano, oggi ha aperto i battenti a Porta Palazzo, nel cuore del Balon. “Ero presente fin dall’apertura del locale - ricorda la giovane chef -. Con loro ho avuto l’opportunità di lavorare e di rafforzare questa mia passione per la cucina. Dopo essermi diplomata, ho preso la decisione di lavorare un po’ qui prima di andare alla scoperta di altre cucine del mondo."
Il nuovo locale mira a valorizzare le cucine africane, promuovere l’empowerment femminile. “È un locale in cui ti senti a casa. L’idea è di un ristorante costruito sulla donna, il significato stesso della parola è donna. Da me in Senegal, l’uomo è sempre al di sopra della donna. Qua è diverso. Non è che sono sempre gli uomini che ti dicono cosa fare. Anche noi abbiamo un ruolo da giocare” spiega Awa. “Sono sempre stata timida, ma in cucina sono a mio agio, mi sento nel mio ambito. Mi piace molto. Sin da piccola ho iniziato a cucinare. Ho sempre aiutato mia mamma a cucinare, a volte dovevo addirittura litigare con le mie sorelle per chi si metteva ai fornelli. Con il tempo è diventato una passione e poi una professione”.
Il cavallo di battaglia, ma anche il piatto preferito senegalese di Awa, è lo yassa, uno stufato di carne o pesce, cipolle, verdure e accompagnato con riso. “Mi piace molto. Ma quando torno in Senegal cucino sempre la carbonara, senza pancetta, ovviamente”.
Oggi Awa vive e lavora a Torino, ma i suoi sogni arrivano oltre confine: “Torino mi piace molto, è una bella città. Mi sono sempre sentita accolta. Ormai conosco tante persone qui. Tuttavia, non è mia ambizione restare per sempre qua, voglio girare il mondo perché ci sono tante altre cucine da scoprire”.