Economia e lavoro | 12 maggio 2025, 13:21

Italdesign, dopo l'allarme l'incontro con i lavoratori a Moncalieri. Grimaldi e Cera (Avs): "L'azienda è in salute, Volkswagen e Audi ci ripensino"

Gli esponenti del Parlamento e del Consiglio regionale a colloquio con i dipendenti ex Giugiaro dopo l'assemblea sindacale. "Vendere per fare cassa sarebbe una sciagura per il territorio". Mercoledì l'incontro con un manager tedesco e lunedì prossimo con l'ad Casu

Grimaldi e Cera con i lavoratori di Italdesign a Moncalieri

Grimaldi e Cera con i lavoratori di Italdesign a Moncalieri

Non si placa il dibattito sul futuro di Italdesign. Dopo le notizie della scorsa settimana che parlano di una possibile vendita dell'azienda ex Giugiaro da parte di Audi (Gruppo Volkswagen),  in attesa delle discussioni delle interrogazioni presentate sul tema a Roma e in Consiglio Regionale, due degli esponenti di Avs sono andati a incontrare i lavoratori a Moncalieri, al termine di un'assemblea sindacale piuttosto partecipata.
Erano infatti circa un migliaio i presenti, all'interno della Sala Museo dell'azienda (quella che conserva i modelli storici griffati Giugiaro) e domande e timori sono stati messi sul tavolo. "Sono giorni in cui girano tante voci - dice Gianni Mannori, reponsabile per Fiom Cgil Torino - e questo crea un po' di apprensione. Non ci sono al momento timori per i posti di lavoro, ma è necessaria chiarezza. Soprattutto sull'appartenenza dei possibili compratori al mondo automotive: se appartenessero ad altri ambiti, sarebbe meno tranquillizzante per il futuro". Proprio per questo, mercoledì, un manager tedesco andrà a Moncalieri a incontrare alcuni delegati. E lunedì prossimo, 19 maggio, in azienda, sarà l'ad Antonio Casu a ricevere i sindacalisti, insieme ad alcuni rappresentanti dell'Unione Industirali di Torino.

Per Avs, a presentarsi ai cancelli sono stati Marco Grimaldi, vicepresidente del partito alla Camera e Valentina Cera, consigliera regionale. “La prospettiva di una vendita per fare cassa di un gioiello del design e dell’ingegneria come Italdesign sarebbe una sciagura per il territorio, ma anche una scelta miope per il gruppo Volkswagen e Audi, che con l'acquisizione di questa azienda ha guadagnato competenze e innovazione", spiegano. "Negli ultimi tre anni sono stati raggiunti sempre record di fatturato, e la previsione futura è ancora notevole; negli ultimi due ci sono state più di 100 assunzioni. L'azienda è cambiata, innovando e aumentando l'occupazione, con competenze aggiornatissime in ingegneria, design e trasformazione"

"Non possiamo permettere che tutto ciò vada perso - concludono Cera e Grimaldi -. Chiediamo ad Audi e Volkswagen di tornare sulla decisione, il Governo intervenga: l'Europa non si può permettere una guerra commerciale interna e la dismissione di settori in cui è in vantaggio”. 

Intanto, la questione sarà oggetto di discussione in Regione domani, con il question time e alla Camera. Anche dal Pd sono arrivate le stesse iniziative politiche in vista delle prossime riunioni. E proprio dai Dem arriva la voce di Gianna Pentenero, presidente del Gruppo in Consiglio regionale: "Preoccupano notevolmente le notizie riguardanti la possibile cessione di Italdesign, eccellenza storica del design e dell’ingegneria automotive del Piemonte. Infatti, recenti comunicazioni dei vertici aziendali indicano che l’azienda potrebbe essere messa in vendita da Audi, proprietà del Gruppo Volkswagen, nell’ambito di un piano di ristrutturazione volto a far fronte alle difficoltà del gruppo in seguito alla transizione verso l’elettrico, che ha portato alla riduzione di circa 7.500 posti in Audi e oltre 35.000 in Volkswagen. Questo scenario rischia di avere conseguenze drammatiche sulla sede di Moncalieri e sugli oltre mille lavoratori che vi operano, mettendone a rischio la continuità occupazionale e l’integrità industriale”. "Riteniamo urgente – prosegue - in vista del prossimo incontro del 19 maggio,  capire quali azioni la Giunta regionale intende intraprendere per salvaguardare i posti di lavoro di Italdesign e garantire la continuità produttiva dell’azienda sul territorio piemontese e a questo proposito, con le colleghe Conticelli e Pompeo, ho presentato un’interrogazione che chiede risposte chiare”.

Massimiliano Sciullo

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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