Cronaca | 13 maggio 2025, 12:15

Fumogeni e proteste di studenti e pro Pal contro l'università: "Geuna, il Rettore della vergogna"

Il presidio organizzato dai collettivi per protestare contro la mancata presa di posizione di Unito sul conflitto in Medio Oriente

Fumogeni e proteste di studenti e pro Pal contro il Rettore Geuna

Fumogeni e proteste di studenti e pro Pal contro il Rettore Geuna

Universitari e movimenti studenteschi sono scesi in piazza per contestare il rettore uscente di Unito, Stefano Geuna, accusato di non aver preso una posizione chiara né sul conflitto tra Palestina e Israele, né sugli scontri tra polizia e studenti avvenuti al campus Luigi Einaudi.

"Geuna, il Rettore della vergogna"

Geuna, definito nel corso del presidio come il "Rettore della vergogna", in carica dal 2019 e arrivato ormai a fine mandato, è stato simbolicamente "salutato" con striscioni ironici e cori di protesta. Gli studenti lo accusano di aver scelto il silenzio proprio quando l’università avrebbe dovuto, a loro dire, schierarsi in difesa dei diritti e della libertà di espressione.

Il presidio partito dal rettorato

Il presidio è partito dal rettorato dell’Università di Torino, in via Po 17. Al grido di "Palestina libera", una trentina di studenti hanno dato vita a una manifestazione vivace e determinata, riportando al centro del dibattito il conflitto in Medio Oriente e i rapporti tra il mondo accademico e le istituzioni israeliane.

Slogan, volantini e contestazione

Volantini appesi alle finestre dell'ufficio del rettore e slogan lanciati al megafono hanno scandito la protesta. Alcuni manifestanti, megafono alla mano, hanno preso la parola: "Il presidio prosegue e intanto il rettore non ha fatto nulla per cessare la complicità con il genocidio che sta avvenendo in Palestina. Da oltre un anno, tra proteste e occupazioni, chiediamo all'Università di Torino di chiudere i rapporti con le aziende che foraggiano Israele di armi e che usurpano le nostre università".

Infine, il presidio si è concluso con l'accensione di fumogeni colorati per ricordare i colori della bandiera palestinese e con il coro ormai simbolo delle proteste contro Israele: "Dobbiamo boicottare Israele, Torino sa da che parte stare: Palestina libera dal fiume fino al mare".

Marco D’Agostino

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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