Eventi | 14 maggio 2025, 12:41

A Santa Pelagia l'ensemble Elettroacustico SMET in concerto

Appuntamento il 21 maggio alle 21

A Santa Pelagia l'ensemble Elettroacustico SMET in concerto

La Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino, attiva fin dal 1968, ha svolto un ruolo storico nell’evoluzione della didattica della musica elettroacustica in Italia.
Le tecnologie numeriche e l’informatica hanno introdotto dei potenti strumenti materiali e concettuali per la creazione artistica e aperto all’arte nuove e fondamentali dimensioni d’esplorazione, sia per quanto concerne la natura e il contenuto degli oggetti (musicali, visivi e multimediali), sia per quanto concerne lo stesso processo di creazione.

Ciò implica un nuovo tipo di ricerca e di sviluppo dove il lavoro artistico e scientifico procedono parallelamente. A dare un saggio di questi nuovi suoni di frontiera – il 21 maggio alle 21 al Coro di Santa Pelagia (via San Massimo 21 - l’Ensemble Elettroacustico SMET con Marco Fracasia (SP404 sampler), Dario Gatto (live electronics e live coding), Danilo Gervasoni (live electronics), Nunzio Malcangi (live electronics) e Alessandro Nicoli (SPD11 sampler e percussioni).

La serata, inserita all’interno della rassegna “Intrecci Musicali” e organizzata in collaborazione con il Conservatorio “G. Verdi” di Torino, proporrà una nuova produzione, che non è “solamente” musica elettronica, ma un ampio ventaglio creativo, nata dalla fusione tra le più aggiornate tecnologie e l’ambito della creazione musicale e artistica.

Il programma musicale prevede:

Krzysztof Olczak, Chanson (2008)

Chanson per fisarmonica e dispositivi elettronici unisce due generi: la musica per strumento solista con traccia audio e la musica elettronica eseguita dal vivo (live electronics). L’intento musicale di base è il contrasto tra la severità e la sobrietà della musica antica e la vivacità, l’espressività, la ricchezza timbrica degli effetti offerti dall’elettronica; più precisamente, si tratta di mettere a confronto lo stile della chanson del XVI secolo con il suono della fisarmonica e le possibilità dell’elettronica contemporanea. L’idea compositiva si basa su alcune citazioni e canoni realizzati dalla fisarmonica in interazione con il computer – un richiamo diretto alla tecnica polifonica. L’ispirazione diretta è stata una chanson del XVI secolo pubblicata intorno al 1530 dal noto editore e stampatore parigino Pierre Attaingnant, in un'affascinante raccolta che comprende oltre 1500 brani di questo tipo.

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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