Dal futuro dell’area ex Telestudio di via Rocca De’ Baldi, su cui pende la possibile realizzazione di un centro d’accoglienza, alle occupazioni abusive dei camper rom intorno al parcheggio Caio Mario di corso Unione Sovietica. Sono stati questi i temi cittadini al centro della visita torinese dell’europarlamentare della Lega, Isabella Tovaglieri.
450 firme per dire no
L’eurodeputata ha incontrato, nella sede della Circoscrizione 8, i primi firmatari della petizione (450 sottoscrizioni) che chiede al Comune di Torino un passo indietro sul progetto del centro d’accoglienza straordinario per migranti (Cas) all’interno della palazzina che un tempo ospitava l’emittente Telestudio. Al confronto hanno partecipato i deputati Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto, il consigliere regionale Andrea Cerutti, i consiglieri della 8 Claudia Amadeo, Stefano Delpero e Gerardo Mancuso e il segretario cittadino della Lega, Fabio Tassone.
I lavori sono fermi
Al momento i lavori sono fermi e il progetto resta, dunque, sulla carta. La cooperativa sociale valdostana “Le Soleil”, già proprietaria di un centro a Cavoretto, dovrà infatti presentare una nuova Scia sui permessi di costruire. La prima, infatti, è stata ritenuta non idonea. è arrivare al Diritto di Tribuna per esporre agli assessori e al sindaco i problemi del quartiere: in primis lo spaccio di droga e poi una generica sensazione di insicurezza.
“Cercate un’altra ubicazione”
“I cittadini sono già esasperati dai cantieri e dallo spaccio - ha spiegato Maccanti -. Ribadisco che non siamo contro il centro d’accoglienza in sé ma contro l’ubicazione. Per questo speriamo che l’amministrazione comunale dica no a questa opzione”.
“Non hanno paura di nessuno”
Per i cittadini, però, c’è anche da fare i conti con lo spaccio. “Ormai non hanno più paura nemmeno delle forze dell’ordine - raccontano i firmatari -. Noi ci ribelliamo, per come possiamo. Organizzando dei presidi, scattando foto che inviamo agli organi preposti. Ma la situazione non è delle migliori e non vogliano diventare come Barriera”.
“Dateci una palestra”
Agli occhi del quartiere, infine, la zona rossa sembra aver portato pochi risultati. “Abbiamo paura per i negozi storici - concludono i cittadini -. Se chiudono loro ci troveremo con ancora più degrado”. E poi un appello: “Ma perché non realizzate una palestra o un centro anziani”. “La politica - ha concluso Cerutti -, farà da megafono ma è importante che i cittadini mantengono alta l’attenzione sul problema”.
Le occupazioni
Un passaggio anche sul tema delle occupazioni abusive dei camper rom che la stessa Tovaglieri, in occasione del convegno all’Nh hotel, ha definito “una emergenza per Torino”. A tenere banco sono gli sgomberi e le continue occupazioni delle zone franche di Mirafiori e Lingotto. Tra queste proprio il Caio Mario “nato come parcheggio Gtt per i camperisti in visita a Torino e poi finito alla mercé degli abusivi. Noi a questo scempio vogliamo dire basta”.