Economia e lavoro | 08 luglio 2025, 17:02

Camurati chiude in Piazza Adriano, l’azienda risponde ai sindacati: “Dieci esuberi. Proposto un anno di solidarietà”

La risposta arriva a sei giorni dalla riunione in commissione consiliare dove erano intervenute le segreterie di Filcams, Fisascat e Uiltucs. La società: "Disponibili a soluzioni concordate”

Camurati chiude in Piazza Adriano, l’azienda risponde ai sindacati: “Dieci esuberi. Proposto un anno di solidarietà”

A sei giorni dalla commissione consiliare a Palazzo di Città, dove i segretari di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil avevano riacceso un faro sulla vertenza Camurati, ora a rispondere ai sindacati è la stessa azienda. 

La società che si occupa di rivendita di profumi ha chiuso lo scorso 31 maggio il punto vendita di Piazza Adriano. Camurati spiega, in primis, le motivazioni che hanno portato a questa scelta. 

"Contrazione di mercato"

“Operiamo in un mercato in pesante contrazione conseguente al perdurare della crisi dei consumi - scrive in una nota l’azienda - al fine di salvaguardare la continuità aziendale, abbiamo approvato un piano industriale che prevede la concentrazione dell’attività su tre sedi, con chiusura dell’attività presso la sede di Piazza Adriano.”

"Dieci esuberi"

Una chiusura che porta a “un esubero del personale pari a dieci unità che si aggiunge alla necessità di un ridimensionamento complessivo dell’organico non in linea con le attuali necessità.”

Numeri che non coincidono, secondo la Camurati, con quanto riportato dai sindacati nell’incontro con i consiglieri comunali della città di Torino lo scorso 2 luglio in Sala Orologio. 

"Proposto un anno di solidarietà"

L’impresa parla poi del tavolo attivato con le organizzazioni sindacali: “Le abbiamo convocate per concordare una soluzione che eviti impatti traumatici sui lavoratori. Abbiamo proposto il ricorso ad un contratto di solidarietà per la durata di un anno.”

“Nonostante molti lavoratori si siano detti favorevoli a questa soluzione - sostiene l’azienda - che salva tutti i posti di lavoro, le organizzazioni sindacali hanno, invece, apertamente dichiarato, durante l’assemblea che era stata indetta per discutere del tema, che non intendono firmare l’accordo.”

“Il rifiuto opposto dai sindacati - conclude Camurati -  per ragioni che appaiono del tutto ingiustificate, mette a rischio i posti di lavoro. Rimaniamo e restiamo disponibili a soluzioni concordate a difesa dell’occupazione di tutti."


 

Daniele Caponnetto

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