Politica | 11 luglio 2025, 14:33

A Torino campo largo PD-M5S sul benessere psicologico di tutti: "Così svuotiamo pronto soccorso e liste d'attesa"

La proposta di iniziativa popolare punta a raccogliere 50mila firme digitali

Immagine di archivio

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"Campo largo psicologico" di PD e M5S. La battuta del capogruppo dei Radicali Silvio Viale sintetizza in modo ironico, ma efficace, i sostenitori a livello torinese della proposta di legge per una Rete psicologica nazionale pubblica. La raccolta firme online con Spid e carta di identità elettronica è partita da venti giorni, l'obiettivo è raggiungere le 50mila sottoscrizioni per il 10 dicembre: al momento siamo circa all' 8%.

La proposta 

A spiegare il senso è il giornalista Francesco Maesano, che ha presentato la proposta in Sala Congregazioni: "Prendersi cura delle comunità e delle persone è il miglior investimento che l'Italia e l'Europa possono realmente fare per tornare a crescere".

"Per ogni euro - aggiunge - in bonus psicologico, se ne recuperano undici in ore lavorative svolte".

E gli ambiti che la legge, scritta in tre anni, tocca sono molteplici. Dal poter intercettare il disagio nelle classi ed intervenire sul bullismo, disturbi alimentari ed ansia, al burnout e stress sui posti di lavoro, sino al sostegno dei disabili e a chi gli sta accanto. Previsti anche il bonus psicologico e lo psicologo di base, che collabora con i medici della mutua.

Sovraffollamento ospedaliero 

Misure che per i promotori avranno un effetto diretto su una delle grandi criticità sanitarie del momento: il sovraffollamento ospedaliero. "Si eviterebbero il 15% di esami diagnostici - chiariscono - e il 10% di visite in Pronto Soccorso". Il costo economico della misura è di 3 miliardi,  di cui una parte verrebbe pagata con fondi europei, mentre la restante quota dai risparmi legato ai non accessi agli ospedali: si stima per quest'ultimo capitolo cubi un miliardo e mezzo di euro.

Per fare un esempio concreto, può capitare che una persona scambi i sintomi dell'attacco di ansia per un infarto. La proposta punta ad intercettare a monte il malessere e, se non a prevenirlo, a curarlo in modo corretto con l'aiuto di uno psicologo.

I sostenitori 

A sostenere la proposta a livello locale la vicepresidente della Sala Rossa Ludovica Cioria: "Il diritto universale a stare bene deve superare qualsiasi barriera: ogni luogo collettivo deve avere il suo psicologo dedicato, per permettere a chi ne sente il bisogno di esercitare il suo diritto a stare bene". Parole condivise dal capogruppo del M5S Andrea Russi, che auspica la creazione di una rete capillare di ascolto.

"Nel momento in cui noi investiamo nel benessere psicologico, sappiamo che stiamo investendo contro l'abbandono scolastico, ma soprattutto contro le assenze lavorative. Stiamo investendo contro la violenza e l'emarginazione, ma stiamo investendo soprattutto contro l'esclusione sociale. E stiamo investendo contro tutte le malattie e stress correlate che intasano in parte le liste d'attesa e i pronto soccorsi" conclude Maesano.

Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha firmato per la proposta di legge di iniziativa popolare Diritto a Stare Bene e invita tutte e tutti a fare lo stesso. Perché la salute mentale non è un lusso. È un diritto. E per renderlo reale servono strutture, servizi pubblici, psicologi e psicologhe nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nello sport, nelle comunità. “Ho firmato anche io con convinzione. La questione della salute mentale è cruciale oggi per il benessere delle cittadine e dei cittadini, e per la qualità delle nostre comunità e del nostro stare bene. Invitto tutti a firmare” ha detto il primo cittadino.

Cinzia Gatti

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