Attualità | 12 luglio 2025, 14:57

Porte aperte al Ciabàs nella memoria del ‘Barun Litrun’

La Chiesa valdese di Luserna San Giovanni ha organizzato un programma di visite al tempio celebre per essere stato scelto per la sepoltura dei generali protestanti al servizio dei Savoia

Porte aperte al Ciabàs nella memoria del ‘Barun Litrun’

Il Ciabàs riapre le sue porte al suono del ‘Barun Litrun’ di Gipo Farassino. Il Tempio valdese tra Luserna San Giovanni e Angrogna è visitabile al pubblico nel mese di luglio con un programma di aperture organizzate dopo il restauro avvenuto grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Ad aprile si sono svolti il culto e la festa che ne hanno sancito la riapertura. Il finanziamento del Pnrr richiedeva però che l’edificio venisse aperto al pubblico non solo per eventi legati alla chiesa” spiega Paola Reggiani. Lei fa parte del gruppo di sette volontari che hanno dunque organizzato il seguente calendario di aperture: sabato 12 e 26 luglio, dalle 15,30 alle 18,30 e sabato 19 luglio dalle 9,30 alle 12. Due gli appuntamenti speciali nel mese di luglio: “Sabato 5 c’è stata la passeggiata dal Tempio fino al cimitero dei Jallà, mentre venerdì 18 ci sarà ‘Una notte al Ciabas’: l’edificio rimarrà aperto dalle 20,30 alle 23,30, con letture e musica sotto le stelle a partire dalle 21” annuncia Reggiani.

Il Tempio del Ciabàs è uno degli edifici di culto valdesi più antichi, ma la sua importanza è legata anche al fatto che lì sono stati sepolti diversi ufficiali protestanti al servizio di Casa Savoia durante il XVIII secolo. Tra questi il più celebre è il barone von Leutrum, generale tedesco che difese dall’assedio la città di Cuneo, che governò, e dove morì nel 1755. I cuneesi familiarizzarono con il suo nome trasformandolo in ‘Barun Litrun’. Celebre il suo rifiuto, in letto di morte, di convertirsi alla fede cattolica e la sua richiesta di essere sepolto in ‘Val di Luserna’, la zona protestante più vicina. Il fatto ispirò una ballata popolare del XVIII secolo, ripresa da Gipo Farassino nella sua ‘Barun Litrun’, interpretata recentemente da Francesco Guccini. “Le nostre iniziative vengono accompagnate proprio dalla canzone di Farassino che contiene la dichiarazione del barone von Leutrum che ha fatto sì che le sue spoglie venissero portate al Ciàbas” conclude Reggiani.

Elisa Rollino

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