Cronaca | 16 luglio 2025, 19:32

Sull'auto da rally travolse la folla in piazza San Carlo a Torino: feriti da risarcire, ma l’assicurazione tergiversa

Lunedì 21 luglio la 47enne albese Barbara Riolfo comparirà in giudizio davanti al giudice di pace di Torino, accusata di lesioni stradali colpose. L'avvocato Roberto Ponzio: "Chiederò la citazione a giudizio della compagnia quale responsabile civile"

Un momento dell'incidente nel centro di Torino

Un momento dell'incidente nel centro di Torino

E’ fissata per lunedì 21 luglio, alle ore 9.45 davanti al Giudice di Pace di Torino, il via del processo che vedrà come imputata Barbara Riolfo, la 47enne albese salita agli onori delle cronache per l’incidente del quale il 15 settembre 2024 fu involontaria protagonista in piazza San Carlo a Torino.

Alla guida di una Lancia 037 da rally, con al fianco la figlia, la donna stava prendendo parte a una sfilata di veicoli d’epoca organizzata nel programma del Salone dell’Auto 2024 quando, poco prima delle 13, giunta all’altezza di piazza San Carlo, provenendo da piazza Castello e diretta in piazza Carlo Felice, all’intersezione con via Maria Vittoria, perse il controllo del mezzo finendo per travolgere un gruppo di spettatori che stava assistendo alla sfilata delle auto assiepati dietro alle transenne.

L’involontaria perdita di controllo del potente veicolo, dovuta probabilmente a un’accelerata non opportunamente dosata, e la conseguente uscita di strada provocò una decina di feriti, fortunatamente non gravi. A riportare le conseguenze più serie, riportarono le cronache in quei giorni, era stato un uomo poi operato presso l’Urologia dell’Ospedale "Mauriziano" di Torino, con una prognosi di dieci giorni.

Da qui gli accertamenti compiuti dalla Polizia Locale di torino e la conseguente citazione a giudizio per lesioni stradali richiesta dalla sostituto procuratore Daniela Calvani, nei confronti della donna, titolare di un laboratorio di restauro di auto d’epoca con sede a Pocapaglia, alle porte di Bra, che da subito si era detta scossa e dispiaciuta per l'accaduto.

La donna è difesa dall’avvocato albese Roberto Ponzio: "Una decina sono le persone danneggiate, peraltro con lesioni di lieve entità. La mia assistita è regolarmente assicurata, ma la compagnia non ha ancora provveduto al pagamento dei danni, adducendo ragioni pretestuose. Chiederò la citazione a giudizio dell’ente assicuratore quale responsabile civile".

Il fatto aveva suscitato un clamore alimentato anche dall’essere stato ripreso e diffuso tramite numerosi video amatoriali, immediatamente circolati su giornali, chat e social. La Lancia 037 rally sfortunata protagonista dell'incidente è peraltro un’auto che ha fatto la storia del motorsport. Quell’esemplare in particolare fu guidato nientedimeno che dal compianto campione Attilio Bettega (da qui un valore economico che si attesterebbe intorno al mezzo milione di euro). Ed è anche anche un un mezzo che richiede una certa conoscenza, venne rimarcato da più parti nei giorni successivi all’incidente. Non a caso proprio quel modello fu l'ultima auto rally con trazione posteriore a vincere un mondiale, prima che il gruppo B nel quale correva venisse abolito.

Ezio Massucco

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Barbara Gabriella Renzi

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