Il cavaliere del Lavoro Alberto Bolaffi, presidente onorario della società Bolaffi, è morto questa notte all'età di 89 anni a Torino. L'annuncio della scomparsa "con immenso dolore" è stato dato con un comunicato dalla stessa Bolaffi che vanta una storia ultrasecolare nei beni rifugio da collezione.
Terza generazione della famiglia alla guida dell'azienda dagli anni Sessanta fino al 2013, Alberto Bolaffi ha contribuito in modo determinante alla crescita e all'affermazione di Bolaffi Spa, valorizzando la tradizione, iniziata con suo nonno nel lontano 1890, e dando al commercio filatelico un ulteriore, grande impulso a livello nazionale e internazionale.
Il ricordo di Lo Russo e Cirio
Ad esprimere cordoglio il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ed il governatore Alberto Cirio. "Con la sua scomparsa - ha sottolineato il primo cittadino - perdiamo un imprenditore illuminato, capace di interpretare il cambiamento e di innovare con visione e sensibilità l'attività di famiglia". "Ha saputo mantenere - ha aggiunto Lo Russo - un profondo legame con la città, contribuendo a farla conoscere e apprezzare nel mondo".
Parole analoghe dal Presidente Cirio: "Con la scomparsa di Alberto Bolaffi Torino ed il Piemonte perdono un imprenditore illuminato, che ha fatto crescere la sua azienda divenuta una dei simboli della filatelia torinese, dando impulso a questo settore a livello nazionale ed internazionale".
Da 130 anni la famiglia Bolaffi diffonde il piacere di collezionare con serietà e passione in Italia e nel mondo. La filatelia era agli albori e il giovane Alberto Bolaffi ebbe un'intuizione: abbandonare il commercio di biciclette e puntare sui francobolli. Nel 1893 aprì il primo negozio a Torino, in via Cavour. Da quell'intuizione sarebbe nata un'azienda destinata a fare storia. Una storia che porta ancora il suo nome. Il figlio Giulio Bolaffi, uno dei filatelisti più importanti di sempre, tanto da essere celebrato da un francobollo italiano, nel 1923 all'attività commerciale affiancò con successo quella editoriale. Sviluppò innovativi criteri di catalogazione e quotazione dei francobolli e intuì il valore dei documenti postali come testimonianza scritta delle grandi imprese dell'umanità. Nel 1955 Alberto Bolaffi entrò da manager nella società guidata dal padre. Interprete del cambiamento dei consumi collezionistici e culturali degli anni Sessanta, amplia l'attività ad ambiti allora inediti: nel 1986 fonda il Collector Club, il settore di vendita per corrispondenza, e nel 1990 la casa d'aste. Nel 2000 apre la strada alla filografia, il collezionismo di documenti che percorrono la storia della parola scritta. Nel 2012 Giulio Filippo Bolaffi, figlio di Alberto e nipote di Giulio, diventa amministratore delegato: il mercato cambia e l'azienda si trasforma. Nasce Bolaffi Metalli Preziosi che tratta la compravendita di oro di borsa e propone lingotti marchiati Bolaff; viene riorganizzata la rete commerciale. La casa d’'aste si apre a nuovi settori: vini pregiati, gioielli, arte moderna e contemporanea, memorabilia, vintage tecnologico, auto e moto da collezione. Nel 2020 nasce Bolaffi per gli Immobili.