Politica | 17 luglio 2025, 07:03

Chioschi delle edicole abbandonate a Torino, il Comune in cerca di idee per il rilancio

Messe a bando 31 strutture. Il sindaco Lo Russo: "Ridare vita a questi spazi"

Chiosco abbandonato a Torino: si cercano soluzioni

Chiosco abbandonato a Torino: si cercano soluzioni

Alcuni di giornali, altri di bibite, cibo e fiori. Sono purtroppo tanti i chioschi abbandonati che si possono trovare in giro per Torino. Per questo ora il Comune ha deciso di diventare proprietario di alcune strutture in disuso, con l'obiettivo di farle rivivere e diventare luoghi di incontro.

Lo Russo: "Dare vita a questi spazi"

La Città, come spiega il sindaco Stefano Lo Russo, ha pubblicato una manifestazione d’interesse per 31 chioschi in fase di revoca o decadenza, che entreranno nel patrimonio comunale. "L’obiettivo - aggiunge il primo cittadino - è restituire vita a questi spazi, raccogliendo idee e proposte per attività economiche o sociali in linea con le caratteristiche del territorio".

A fargli eco la capogruppo di Sinistra Ecologista Sara Diena, con il collega Emanuele Busconi: "Questi luoghi arricchiscono i quartieri creando socialità, interazione e quindi relazioni tra chi quei quartieri li abita".

Come funziona 

C’è tempo fino al 30 settembre per partecipare alla manifestazione d'interesse, poi verranno bandite le gare per le concessioni. Chi si aggiudicherà la gara otterrà il diritto di superficie temporaneo dell'area, e potrà utilizzare il chiosco con l’impegno di curarne manutenzione e funzionamento.

I numeri 

I debiti pregressi resteranno ai precedenti gestori, mentre le strutture non recuperabili saranno demolite. Nel capoluogo piemontese sono presenti 334 chioschi, di cui 7 di proprietà comunali ed i restanti privati. La maggioranza sono edicole (113), mentre centosei sono bar e punti di ristoro. Ventitré sono rivendite di fiori.

Cinzia Gatti

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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