La gigantografia dello scatto di Vittorio Besso del Ghiacciaio del Lys, sul Monte Rosa, accoglie i visitatori nel Rettorato di via Po. Nel cortile dell'Ateneo da questa mattina è visitabile l’installazione interattiva multimediale “2025 I Ghiacciai. Testimoni della crisi climatica”.
Colazione tra i ghiacciai
Una mostra contenitore culturale, a cura di Marco Giardino e Giovanni Mortara con la supervisione di Giulia Carluccio, che ha inaugurato un nuovo appuntamento delle Colazioni in Rettorato. E decine di persone hanno deciso di prendere parte al breakfast con talk - con sonorizzazione live a cura di Luca Morino e Andrea Ferroni - iniziando così la giornata tra suoni, proiezioni e racconti di chi ogni giorno studia i cambiamenti in alta quota.
"Testimoni della crisi climatica"
"Questa esposizione - ha spiegato la pro Rettrice Giulia Carluccio - mette al centro i ghiacciai: un tema importante, perché sono testimoni della crisi climatica che stiamo attraversando. Le foto storiche come quella del Lys entrano in dialogo con altre foto, testimonianza dei cambiamenti, così come con i dati scientifici che entrano in profondità". "Questo progetto vuole essere un dialogo, che si rivolge non solo nostro Ateneo, ma alla cittadinanza tutta" ha concluso.
Alpissima sotto i portici
"I nostri ghiacciai - ha aggiunto l'assessore alla Montagna Francesco Tresso - sono dei malati gravi e bisogna tenerne conto. Torino è una città che ha un legame forte con le Alpi, ma dovremmo rafforzare ulteriormente il contatto con valli". "Torino - ha aggiunto - è anche la città di fiumi, che sono il cordone naturale con le montagne. Ad ottobre sotto i portici di via Po ci sarà "Alpissima", un'iniziativa con cui la città incontra le Alpi attraverso i prodotti dell'enogastronomia e artigianato: vorremo fare dei panel di approfondimento con l'Università, perché le valli sono una realtà prossima".
I temi
La mostra, visitabile fino all’8 settembre, vuole stimolare una riflessione dell’attuale stato di crisi di questo ambiente e delle mutate condizioni climatiche del nostro pianeta. Il percorso si sviluppa intorno a tre temi chiave: percezione, per risvegliare la sensibilità e la memoria dei ghiacciai attraverso immagini storiche, fotografie e narrazioni; conoscenza, per comprendere scientificamente il cambiamento in atto con dati, strumenti e tecnologie di ricerca glaciologica; consapevolezza, per evidenziare l’impatto reale del climate change sulle nostre vite, i rischi e le nuove sfide della montagna che cambia.
L'esposizione
L’allestimento multimediale offre un’esperienza diversificata e interattiva: varcando l’ingresso di via Po, a ogni passo il visitatore “fonde” simbolicamente il ghiaccio interagendo con una video installazione che dà forma all'azione dell’uomo sul clima e sull’ambiente. Le gigantografie che riproducono le immagini dell’archivio storico del Comitato Glaciologico Italiano, messe a confronto con immagini più recenti, danno poi modo di riflettere sul drammatico arretramento dei ghiacciai.
I pannelli tematici, collocati sotto il porticato del cortile, propongono un approfondimento attraverso testi divulgativi, letterari, immagini e contributi digitali accessibili tramite QRode. Infine, nello spazio della Galleria UniVerso, una serie di video raccontano l’attività e la storia del Comitato attraverso suoni, testimonianze e narrazioni.