Cronaca | 22 luglio 2025, 11:30

Carcere di Ivrea: rinvenuti smartphone, SIM e droga nella cella di un detenuto

Il rinvenimento durante un controllo della Polizia Penitenziaria

Carcere di Ivrea: rinvenuti smartphone, SIM e droga nella cella di un detenuto

Nel tardo pomeriggio del 17 luglio 2025, presso la Casa Circondariale di Ivrea, durante un’attività di perquisizione straordinaria condotta nel reparto detentivo situato al terzo piano, la Polizia Penitenziaria ha rinvenuto uno smartphone perfettamente funzionante, che un detenuto ha cercato di distruggere nel tentativo di disfarsene. 

A denunciare il fatto è il sindacato OSAPP.

"Nonostante ciò, gli agenti sono riusciti a recuperare il dispositivo, seppur danneggiato, insieme a due schede SIM e ad una chiavetta USB. Nel corso della stessa operazione è stata inoltre trovata e sequestrata una quantità di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Il merito di questa brillante attività va al personale di Polizia Penitenziaria dell’istituto eporediese, che ancora una volta ha dimostrato grande professionalità, attenzione e senso del dovere, nonostante le croniche carenze di organico e di mezzi che da tempo affliggono il sistema penitenziario".

A commentare l’episodio è Leo Beneduci, Segretario Generale del sindacato OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria):

«Le carceri italiane, ormai, si stanno trasformando in vere e proprie piazze di spaccio e in call center illegali. Nonostante ciò, grazie all’incredibile abnegazione e alla professionalità dei nostri agenti, continuiamo a garantire sicurezza, ordine e legalità all’interno degli istituti penitenziari. L’operazione condotta a Ivrea è l’ennesima prova della necessità di rafforzare il Corpo, dotarlo di strumenti adeguati e investire seriamente nella sicurezza interna delle carceri.»

Il sindacato OSAPP esprime il proprio plauso e sostegno agli operatori coinvolti, chiedendo con urgenza al Ministero della Giustizia interventi concreti per rafforzare il personale, aumentare la dotazione tecnologica e contrastare in modo efficace l’ingresso e l’utilizzo di oggetti e sostanze illegali negli istituti penitenziari italiani.

redazione

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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