Economia e lavoro | 23 luglio 2025, 16:48

Caso Rear: la Cgil Torino chiede chiarezza e tutela per i lavoratori

"Il nostro impegno resta rivolto alla tutela dei dipendenti coinvolti, che non devono subire le conseguenze di comportamenti individuali o gestioni opache"

Foto di archivio

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In merito all'inchiesta che coinvolge la cooperativa Rear e diversi esponenti pubblici, la CGIL Torino e la Filcams Cgil Torino esprimono preoccupazione per la gravità delle contestazioni riportate dagli organi di stampa, che gettano un’ombra su un sistema cooperativo che dovrebbe fondarsi su trasparenza, legalità e ridistribuzione della ricchezza.

"Rear è una cooperativa che opera principalmente nel settore degli appalti pubblici. Settore in cui spesso si annidano i rischi maggiori di sfruttamento della manodopera per via delle gare a ribasso, i cui effetti ricadono principalmente su lavoratrici e lavoratori. Ancor più grave se, come l’inchiesta sta prefigurando, questo dovesse avvenire all’interno di una cooperativa che per statuto sociale prevede la redistribuzione dei profitti.

Il nostro impegno resta rivolto alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, che non devono subire le conseguenze di comportamenti individuali o gestioni opache. Abbiamo fiducia nell’autorità giudiziaria e auspichiamo che i procedimenti si svolgano con celerità, nel rispetto di tutte le persone coinvolte.

Tuttavia, quanto emerso in questi giorni riaccende l’urgenza di rafforzare i meccanismi di vigilanza sulle cooperative e sulla gestione delle risorse pubbliche, soprattutto nel settore degli appalti e subappalti a cascata. Chiediamo che vengano attivati tutti i controlli necessari e che si apra una riflessione più ampia, anche in ambito politico, sul sistema degli appalti pubblici e delle partecipate", sottolineano i sindacati.

La CGIL Torino e la Filcams Cgil Torino continueranno a monitorare la situazione e a farsi portavoce delle istanze di giustizia, equità e tutela di chi lavora. Il nostro compito non è quello di sostituirci alla magistratura ma lottare per i diritti, difendere la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, così come avvenuto in questi anni ogni volta che con Rear abbiamo aperto un negoziato su uno specifico appalto, migliorando le condizioni di chi ci lavora.

comunicato stampa

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