Politica | 26 luglio 2025, 11:04

La denuncia di Daniele Valle (Pd): "I medici sono senza ferie e il sistema è sotto stress"

Il consigliere regionale dei dem: "È questa l'idea di modello Piemonte?"

La denuncia di Daniele Valle (Pd): "I medici sono senza ferie e il sistema è sotto stress"

Secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2024, nelle aziende sanitarie del Piemonte si accumulano migliaia di giorni di ferie non godute dai medici, segnale evidente di un sistema sotto pressione che non garantisce più condizioni di lavoro dignitose, né una sanità pubblica all’altezza dei bisogni dei cittadini.

Con diversi accessi agli atti, abbiamo ricostruito la situazione nelle aziende sanitarie torinesi: all’ASL di Città di Torino sono oltre 7.000 i giorni di ferie non godute e a questi si aggiungono oltre 50.000 ore di lavoro in eccesso da recuperare. A Città della Salute risultano 26.380 giorni di ferie residue per il solo 2024 (quasi 50.000 giorni complessivi non goduti), a cui si sommano oltre 820.000 ore eccedenti.
All’ASL TO4 (Ciriè, Chivasso, Ivrea) sono 35.154 i giorni di ferie non fruite, mentre le ore da recuperare ammontano a quasi 50.000. 
All’ASL TO5 (Carmagnola, Chieri, Moncalieri, Nichelino) risultano 7.418 giorni di ferie arretrati e oltre 17.800 ore da recuperare.
All’ASL TO3 su 509 medici strutturati, i giorni di ferie non godute sono quasi 12.000 e le ore eccedenti 160.294. 
Al San Luigi le ferie non fruite dai medici strutturati sono pari a 3.514 giorni e le ore complessive da recuperare 36.244. L’Ospedale Mauriziano conta 6002 giorni di ferie residue. Una situazione a grave, ma a macchia di leopardo: CdS, ASLTO3 e ASLTO4 con più di 400 ore a medico, Torino Mauriziano e ASLTO5 invece intorno alle 100 ore.

Quanto personale ci vorrebbe per raggiungere l’equilíbrio?

Contando che ogni giorno pesa circa 7,5 ore e che il debito orario annuo di un medico è 1462 ore, solo per la provincia di Torino mancherebbero 1368 medici. 
Inoltre, dai dati raccolti emerge un debito medio che va da 97 a 865 ore, a seconda dell’azienda sanitaria (si allega tabella).

Il quadro complessivo non è meno allarmante: in tutta la regione il monte ferie non fruite dai medici delle ASL e delle AOU piemontesi sfiora quota 178.400 giorni, un dato parziale (alcune Aziende non ci hanno ancora risposto) ma già sufficiente a segnalare un’emergenza seria.

«La verità che emerge dai dati raccolti tramite una mia richiesta di accesso agli atti, è che oggi la sanità pubblica è in affanno e si regge unicamente sul sacrificio quotidiano del personale. Non possiamo continuare a ignorare questo grido d’allarme, serve sbloccare subito le assunzioni, rafforzare gli organici (che dal COVID in poi si sono progressivamente ridotti) e smettere di chiedere l’impossibile a chi lavora in corsia» dichiara il Vicepresidente della Commissione sanità Daniele Valle.

«Solo qualche anno fa i medici erano i nostri angeli durante il Covid, ora sono costretti a lavorare in condizioni di forte stress che spingono molti a lasciare il sistema pubblico e che mettono a rischio anche la qualità e la sicurezza dell’assistenza sanitaria» prosegue l’esponente dem. 
«Se questo è il decantato “modello Piemonte”, credo sia urgente rivederlo: dopo sei anni di governo Cirio, si fatica a intuire quale sia il disegno complessivo». conclude Valle.

comunicato stampa

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Barbara Gabriella Renzi

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