Cronaca | 07 agosto 2025, 07:12

Notti da incubo nei giardini Venchi Unica: "Si sono persino portati il divano per bivaccare"

La frustrazione dei residenti: "Di notte non si dorme, fanno anche rotolare i bidoni..."

Bivacco continuo nei giardini della Venchi

Bivacco continuo nei giardini della Venchi

Notti insonni, rumori continui, urla, bottiglie rotte e persino fuochi accesi tra le aiuole. È il quadro desolante che descrivono i residenti di via Soldati e via Milà, nel quartiere Pozzo Strada, dove da un paio di mesi la situazione nei giardinetti di Venchi Unica è diventata insostenibile. Le segnalazioni parlano chiaro: un gruppo di giovani, anche minorenni, bivacca nell’area verde fino alle 3 o 4 del mattino, disturbando la quiete pubblica e lasciando il parco in condizioni indecorose.

Schiamazzi e calci ai bidoni

Mary, una residente, racconta con frustrazione: "Abitiamo nei palazzi davanti ai giardini. Di notte sentiamo di tutto: urla, schiamazzi, botti, persino fuochi accesi e bidoni dell’immondizia rovesciati. È impossibile dormire. Una sera si sono portati pure un divano, e al mattino il parco è una discarica: cocci di vetro, cartoni della pizza, lattine dappertutto."

Il disagio, oltre ad avere impatti sulla vivibilità, pone anche ovvie questioni di sicurezza. Alcune famiglie, esasperate, hanno contattato la polizia municipale e i carabinieri, che sono già intervenuti per un primo controllo. Ma, secondo chi vive nella zona, serve ben altro.

“Ogni estate la stessa storia”

Il problema non è nuovo. Ogni estate si ripropone, come conferma Valentino Troisi, consigliere del Movimento 5 Stelle della Circoscrizione 3: "Ogni anno, nel periodo estivo, si ripete lo stesso copione: gruppi di ragazzi, anche minorenni, che fanno confusione fino a notte inoltrata. I residenti ci segnalano continuamente che non riescono a dormire. È necessario un presidio più costante delle forze dell’ordine e un intervento risolutivo".

I cittadini non chiedono la chiusura del giardino, ma il rispetto delle regole: "Non diciamo che non debbano frequentare l’area verde - aggiunge Mary -, ma a tutto c’è un limite. Serve rispetto per chi vive qui."

Philippe Versienti

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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