Attualità | 13 agosto 2025, 07:13

Con l'annaffiatoio per salvare i giovani alberi del Borgo Nuovo: la missione di Enrico

Quasi ogni mattina fa la spola tra fontane e gli arbusti che più soffrono caldo e siccità in piazza Cavour e al Giardino Balbo

Enrico si prende cura dei giardini del Borgo Nuovo

Enrico si prende cura dei giardini del Borgo Nuovo


Questa caldissima estate non è pericolosa solo per gli umani, ma anche per le piante. Per questo Enrico, residente del Borgo Nuovo, quasi ogni mattina si munisce di annaffiatoio e fa la spola tra la fontana di piazza Cavour, il toret dei giardini Balbo e i gli arbusti che sono stati piantati durante le primavera. Infatti, ad avere più bisogno di acqua sono soprattutto i giovani alberi non ancora sviluppati, che potrebbero soffrire il caldo e la siccità molto più degli adulti che, con le loro lunghe radici e i larghi tronchi, possono arrivare più in profondità, a distanze maggiori e possono immagazzinare maggiori quantità d'acqua.

Per questo Enrico si occupa soprattutto di una mezza dozzina di piante tra i due giardini del centro, quelle più giovani e che potrebbero non sopravvivere all'estate. Due arbusti nel giardino Balbo, che dal geo portale del Verde Pubblico del Comune di Torino dovrebbero essere un ciliegio giapponese e un acero riccio, sembrano già molto secchi e non è detto che si riprenderanno. Tra le nuove piantumazioni in piazza Cavour c'è anche il giovane ippocastano in memoria di Jina Mahsa Amini, la giovane donna curda arrestata e uccisa a Teheran perché non portava correttamente il velo e diventata simbolo di lotta contro il regime in Iran, ma la pianta sembra in salute.

"Vengo circa ogni due giorni ed è una cosa che facevo anche gli anni scorsi: questo l'ho salvato io - dice indicando un albero nel giardino Cavour -. Il Comune viene a innaffiare le piante in vaso all'ingresso della piazza, ma non gli alberi nel prato". Se a luglio il tempo è stato clemente, con temperatura più basse, cielo coperto e alcuni giorni di pioggia, a giugno e agosto la siccità potrebbe avere la meglio su questi giovani alberi. Nell'estate del 2022 le piante vittime del caldo estremo furono centinaia, e il conto sale a 2500 a causa dello stress idrico dei mesi successivi.

"Le squadre sono attive nel territorio per effettuare gli abbattimenti riguardanti alberi morti a causa della siccità e delle alte temperature verificatesi a partire dall’anno 2022-si legge in una nota sul sito del Comune riguardo gli abbattimenti programmati nei mesi estivi -. Il numero di alberi purtroppo potrebbe aumentare nel corso dei prossimi mesi ed in queste condizioni non è tecnicamente possibile intervenire per salvarle. Anche se la perdita di alberi adulti è un vuoto difficile da colmare si informa che a breve si procederà con la messa a dimora di nuovi esemplari di alberi dando priorità alle località più colpite".

Francesco Capuano

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