Nei giorni della Fiera Nazionale del Peperone prende il via una nuova iniziativa che si propone come primo passo di un progetto più ampio, concepito per dare voce all’intero patrimonio agroalimentare del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese. Non più un semplice evento isolato, ma l’inizio di un format dinamico e replicabile, pensato per valorizzare in modo continuativo i prodotti, i territori e le comunità che ne custodiscono la tradizione.
Promossa dal Distretto del Cibo in collaborazione con il CAAT – Centro Agroalimentare di Torino, il Consorzio del Peperone di Carmagnola e la Fiera stessa, l’iniziativa rappresenta la "puntata zero" di un percorso condiviso, nato da un protocollo d’intesa tra il Distretto e il CAAT. Obiettivo: costruire nuove occasioni di visibilità per le eccellenze locali, rafforzando il legame tra produzione agricola, distribuzione e promozione.
Il debutto è affidato al Peperone di Carmagnola, simbolo identitario del territorio, ma lo sguardo è già rivolto alle tappe successive che coinvolgeranno altre eccellenze come l’asparago di Santena, il pomodoro costoluto di Cambiano, la tinca gobba dorata di Poirino, la menta di Pancalieri e tanti altri prodotti rappresentativi dei trenta comuni che compongono il Distretto, insieme alle aziende che ogni giorno ne raccontano la qualità attraverso il lavoro nei campi e nella trasformazione.
«Siamo circa settanta aziende – spiega Stefano Cavaglià, Presidente dell’Associazione Grossisti CAAT – e attraverso di noi passa una quota significativa dell’ortofrutta distribuita non solo in Piemonte, ma anche in regioni limitrofe come Valle d’Aosta, Liguria e, in parte, anche oltre confine, in Francia. Avere una vetrina al CAAT significa accedere a un circuito ampio, che va ben oltre il territorio provinciale: è una finestra concreta su mercati regionali e internazionali, e consente a prodotti d’eccellenza come il Peperone di Carmagnola di farsi conoscere, apprezzare e distribuire in maniera capillare.»
«Il nostro punto di forza - prosegue - è la presenza diretta sul territorio e la rapidità con cui possiamo portare i prodotti dal campo alla tavola: in poche ore siamo in grado di garantire freschezza e qualità a consumatori e ristoratori, grazie a una logistica efficace e ben strutturata. È un vantaggio competitivo che continua a fare del CAAT un nodo fondamentale nella filiera agroalimentare. Nel nostro centro transitano non solo eccellenze locali, ma anche prodotti provenienti da tutta Italia, spesso certificati DOP o IGP. La loro valorizzazione avviene grazie alla competenza degli operatori e alla fiducia di una clientela attenta e qualificata.»
«Questa iniziativa - conclude - è un esempio virtuoso e replicabile: rafforza il legame tra produzione, distribuzione e promozione, e permette di riconoscere il ruolo delle nostre imprese come parte integrante della filiera agroalimentare. Non solo commercianti, ma attori fondamentali nello sviluppo e nella valorizzazione dei territori».
All’interno della Galleria d’ingresso del CAAT, in uno dei punti di maggiore passaggio e visibilità del centro, prende forma la “Vetrina del Peperone”, uno spazio espositivo pensato per raccontare — in modo originale e diretto — uno dei simboli identitari dell’agroalimentare locale: il Peperone di Carmagnola. Cuore dell’allestimento saranno le caratteristiche valigette brandizzate del Consorzio, che racchiudono i peperoni freschi selezionati, accompagnate da materiali narrativi e informativi pensati per guidare operatori e visitatori alla scoperta del prodotto, del suo valore culturale e delle sue potenzialità commerciali.
Un team dedicato si occuperà quotidianamente della cura dello spazio e del coordinamento delle attività previste, che includeranno anche momenti simbolici legati alla tradizione, come la visita di Re Peperone e della Bela Povronera, figure storiche della Fiera di Carmagnola.
L’iniziativa intende andare oltre la semplice esposizione: rappresenta infatti un esempio tangibile di collaborazione tra attori pubblici e privati, istituzioni, produttori e mondo della distribuzione. Un modello replicabile di promozione integrata che rafforza il dialogo tra chi produce, chi commercializza e chi racconta le eccellenze del territorio, dimostrando come una filiera ben connessa possa diventare motore di crescita e valorizzazione duratura.
Per informazioni:
Simona Riccio – LinkedIn Top Voice Italy e Agrifood & Organic Specialist e Coordinatrice del Progetto: simonariccio72@gmail.com