Il LabGraal, Rosalba Nattero, voce solista, Luca Colarelli, chitarra e cornamusa, Andrea Lesmo, bouzuki e tastiere, Gianluca Roggero, tamburi, è uno dei gruppi italiani di Keltic Rock che si è conquistato un posto di rilievo sulla scena musicale internazionale. Il loro stile si ispira alla cultura che hanno respirato nei loro viaggi presso i Paesi celtici, e in particolare alla cultura e alla musica celtica, infatti molti dei loro brani sono tradizionali e provengono proprio dai Paesi celtici, brani che il LabGraal ha rivisitato secondo il suo particolare stile.
In questo contesto, venerdì 5 settembre 2025 al 18° Collegno Folk Festival, alla Certosa Reale, in viale Martiri XXX Aprile, presenterà brani come “Stop this bloody cruelty” di stampo animalista o “Waves of Times”, antica canzone norvegese suonata con la Tagelharpa (violino vichingo), o ancora Krummavisur raccolta in un viaggio fatto dal gruppo in Islanda. Senza dimenticare i brani in lingua norrena, come Herr Mannelig, anche questi raccolti in viaggi che di consueto hanno proprio questo scopo, o Kan Ar Kann in lingua bretone ispirata alle lotte per l’indipendenza della Bretagna.
Insieme alla band ci sarà il violista armeno Maurizio Redegoso Kharitian che accompagnerà con la sua viola alcuni brani del LabGraal mentre l’attrice Gabriella Pochini leggerà alcune poesie di Giancarlo Barbadoro.
Il LabGraal è spesso impegnato in azioni di solidarietà internazionale, nelle battaglie per i diritti degli animali, nelle iniziative per la Pace, nell’impegno verso i Popoli indigeni che li ha portati ad una collaborazione con le Nazioni Unite. Il LabGraal ha subìto una grave perdita quando nel 2019 è mancato Giancarlo Barbadoro, fondatore del gruppo insieme a Rosalba Nattero. Proprio a Giancarlo è dedicato l’ultimo album, in vinile e CD, “The Last Shaman” che contiene brani inediti di Barbadoro.
In questo particolare contesto, il gruppo presenterà un nuovo repertorio e farà notare la connessione che esiste tra i Popoli celtici legati da miti e simboli tipici delle loro culture, nonché il profondo legame con la Natura, peculiare esempio del “Cuore Antico” dei Popoli Nativi base della filosofia dell’Ecospiritualità.