Economia e lavoro | 06 settembre 2025, 07:00

Esperienza clienti: come il gestionale semplifica ogni fase della prenotazione

Esperienza clienti: come il gestionale semplifica ogni fase della prenotazione

Prenotare un tavolo non è più un gesto banale: è il primo contatto con l’esperienza che un ristorante promette. Oggi, quella soglia si attraversa online, spesso in meno di un minuto. Il cliente decide, apre il sito o Google, sceglie l’orario e ha già tutto confermato. Nessuna telefonata, nessuna attesa.

Che sia tramite la scheda Google My Business, un link su Instagram o il sito ufficiale del ristorante, la prenotazione digitale è diventata la norma. Interfacce intuitive e processi snelli trasformano un’azione meccanica in un gesto fluido. E per il cliente, tutto appare semplice. Ma dietro c’è un sistema che funziona.

L’utente percepisce ordine, controllo e attenzione. In realtà, il gestionale (come Plateform, uno dei più conosciuti in Italia) ha già fatto il suo lavoro: ha registrato la richiesta, sincronizzato l’agenda e avviato la macchina dell’esperienza.

Conferme e comunicazioni automatiche che fanno sentire il cliente al centro

Il telefono vibra pochi istanti dopo la prenotazione: "Tavolo confermato per venerdì ore 20:00. Ci vediamo presto da [Nome Ristorante]!". È il gestionale che risponde, in automatico. Non servono chiamate di conferma o appunti sul blocchetto: il cliente è già dentro al flusso.

E non finisce qui. Il giorno prima, arriva un promemoria cortese, con tanto di link per confermare la presenza. Poche ore prima, un messaggio con le indicazioni per il parcheggio. Se il ristorante ha un menù degustazione o avvisi su allergeni, il gestionale lo fa sapere in anticipo.

Tutto si muove con discrezione e precisione. Il cliente ha la sensazione di essere seguito con cura. Il ristoratore, invece, ha automatizzato un processo che altrimenti richiederebbe ore e personale dedicato. Così si riducono i no-show, si migliora l’organizzazione e si rafforza la relazione.

Assegnazione intelligente dei tavoli e gestione in sala più fluida

Sabato sera. Una prenotazione salta all’ultimo minuto. Nessun panico: il sistema riassegna automaticamente quel tavolo alla prima richiesta in lista d’attesa. Nessuna telefonata, nessun caos in sala.

Il gestionale non si limita a segnare nomi: ottimizza spazi, rispetta le richieste dei clienti (come "tavolo vicino alla finestra"), evita sovrapposizioni e permette di gestire più coperti per turno. Più efficienza, meno stress.

E se ci sono esigenze particolari o clienti abituali, il personale può intervenire e assegnare i tavoli manualmente, sempre all’interno di un sistema che aggiorna in tempo reale ogni modifica.

Il risultato? Una sala armonica, rotazioni più rapide e clienti soddisfatti. Per il ristoratore, significa lavorare meglio. Per il cliente, sentirsi al posto giusto al momento giusto.

Check-in rapido e tracciabilità del servizio in tempo reale

Zero attese. Nessun errore. Quando il cliente varca la soglia del locale, il personale sa già tutto: nome, orario, tavolo assegnato. Un click sull’agenda digitale, e il check-in è fatto.

Il sistema aggiorna istantaneamente la situazione in sala: chi è arrivato, quali tavoli sono liberi, chi sta finendo di cenare. Non serve correre da un foglio all’altro o chiedere mille volte "è arrivato il tavolo 6?". Tutto è sincronizzato.

Questo non solo rende l’accoglienza più elegante, ma consente anche di rispondere in tempo reale a imprevisti, ritardi o nuove richieste. E per il personale, significa meno corse e più attenzione verso il cliente.

Dopo la cena: feedback e recensioni che contano davvero

La serata è finita, ma l’esperienza continua. Pochi minuti dopo aver lasciato il locale, il cliente riceve un messaggio: "Grazie per essere stato con noi! Ci racconti com’è andata?". Due faccine: una felice, una meno. Un click, e il ristorante sa se tutto è andato come previsto.

Se il cliente è soddisfatto, riceve un invito a lasciare una recensione su Google o TripAdvisor. Se qualcosa è andato storto, può scrivere un commento diretto al locale. Così, il ristorante intercetta eventuali critiche prima che diventino pubbliche.

Questo sistema non serve solo a migliorare la reputazione online, ma diventa uno strumento di ascolto. Un modo per mostrare che ogni opinione conta davvero. E quando il cliente si sente ascoltato, ha già un motivo in più per tornare.


 


 

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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