Economia e lavoro | 30 ottobre 2025, 17:43

Bonanni: «Bonificare è fair play. La salute è un diritto civile»

Bonanni: «Bonificare è fair play. La salute è un diritto civile»

La salute come diritto costituzionale, la prevenzione come dovere collettivo e la giustizia ambientale come espressione del fair play civile: sono questi i principi emersi con forza durante la conferenza nazionale Fair Play della Salute, organizzata dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP) con il supporto del Ministero della Salute e del Sottosegretario On. Marcello Gemmato

Lo scorso 28 ottobre, presso l’Auditorium “Cosimo Piccinno” del Ministero della Salute, oltre al Sottosegretario di Stato, il Presidente del Comitato Nazionale Fair Play Ruggero Alcanterini, anche l’Avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA).

Bonanni è stato eletto Vicepresidente del Comitato Nazionale Fair Play ed ha presenziato all’evento nella duplice qualità: un segno di convergenza tra il mondo dello sport, della salute pubblica e della tutela delle vittime dell’inquinamento ambientale.

Bonanni, nel suo intervento, ha ribadito che l’amianto rappresenta ancora oggi una delle emergenze sanitarie e civili più gravi del Paese. «Abbiamo ancora oltre 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto diffusi su tutto il territorio nazionale – ha ricordato – e ogni anno contiamo circa 7.000 morti legati a esposizioni dirette o indirette. È un prezzo che nessuna società civile può accettare. Per questi motivi è fondamentale bonificare. Occorre superare la fase giudiziaria, riaffermando i valori etici e morali della tutela della vita e della dignità della persona umana. In questi termini il Fair Play si traduce e si declina nella tutela dei valori più alti contemplati nella costituzione, da cui non si può prescindere».

Il presidente dell’ONA ha ribadito che ogni ritardo nelle bonifiche è un costo in termini di vite umane. Perciò vi è una forte sinergia di ONA con il Comitato Nazionale Italiano Fair Play, come emerso anche dal più recente congresso nazionale nel corso del quale lo stesso Bonanni ha conseguito un significativo consenso di tutti gli iscritti (risultando il più votato dai componenti del direttivo nazionale). Quindi, il fair play non è solo un comportamento sportivo ma “giustizia e lealtà nei confronti delle generazioni future”. «Bonificare significa prevenire – ha detto – e prevenire significa salvare vite. Non possiamo parlare di salute pubblica senza affrontare le cause ambientali delle malattie, dall’amianto ai metalli pesanti, dai pesticidi ai rifiuti industriali. Il fair play della salute è il rispetto per la vita umana, per l’ambiente e per la verità scientifica».

Non sono mancati ringraziamenti ed elogi da parte di Bonanni all’On. Marcello Gemmato.

L’evento infatti rappresenta una pietra miliare nello sviluppo di una nuova cultura della prevenzione primaria, già promossa dall’Osservatorio Nazionale Amianto e dall’avvocato Ezio Bonanni, pienamente condivisa dal presidente Ruggero Alcanterini e dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play, e al tempo stesso sostenuta e attuata nel nuovo corso della politica sanitaria voluto dall’onorevole Marcello Gemmato.

Dati allarmanti sull’amianto sono stati forniti anche dal generale Giampiero Cardillo, che ha illustrato come le esposizioni non riguardino solo il passato industriale, ma continuino a colpire lavoratori e cittadini. «Le forze armate e di polizia – ha dichiarato – hanno pagato un tributo altissimo, spesso in silenzio. L’amianto è stato presente nei mezzi militari, nelle navi, nelle caserme. Oggi riconoscere e tutelare le vittime del dovere è un atto di giustizia e di verità».

Sul fronte scientifico, il professor Pasquale Montilla, del Comitato Scientifico ONA, ha presentato studi che collegano l’esposizione ambientale a effetti tossicologici sistemici, non solo tumorali. In particolare, ha citato il caso del SIN di Crotone, dove in campioni di tessuti umani ha dichiarato di aver rilevato concentrazioni di metalli pesanti superiori ai limiti di riferimento. Montilla ha proposto un modello di prevenzione integrata basato su screening molecolare, monitoraggio ambientale e assistenza multidisciplinare, evidenziando l’urgenza di un piano nazionale unico che unisca medicina, ecologia e diritto.

L’intera giornata di lavori ha rimesso al centro il concetto di “fair play” come filosofia di comportamento anche in campo sanitario e ambientale. Ruggero Alcanterini, presidente del CNIFP, ha parlato di come la salute non sia solo assenza di malattia ma equilibrio tra corpo, mente e ambiente. «Il fair play – ha detto – è anche questo: rispetto per sè stessi, per gli altri e per la natura. L’amianto è il simbolo di un’epoca che ha sacrificato la salute sull’altare del profitto. Oggi dobbiamo invertire quella logica».

L’avvocato Bonanni ha illustrato anche il lavoro dell’ONA accanto alle vittime del dovere, carabinieri e poliziotti esposti durante il servizio, e la necessità di un fondo nazionale per il risarcimento e la bonifica. «Non ci può essere equità senza giustizia ambientale, né sport pulito senza aria pulita», ha dichiarato con forza, collegando la lotta all’amianto ai valori del fair play sportivo.

Nel suo intervento conclusivo, Bonanni ha rilanciato l’appello al Governo per un “Piano Nazionale Amianto” capace di unire prevenzione, ricerca e giustizia. «L’Italia ha le competenze, le leggi e le risorse per diventare un modello di sanità ambientale – ha detto – ma serve volontà politica. La salute non è un costo, è un investimento etico e civile».

Durante i lavori è intervenuta anche Paola Vegliantei, presidente dell’Accademia della Legalità, che ha richiamato l’importanza dell’educazione civica e ambientale come strumento di prevenzione, sottolineando che la lotta all’amianto e la tutela della salute devono partire dalla formazione delle nuove generazioni.

La conferenza “Fair Play della Salute” ha così offerto una visione ampia e concreta della prevenzione come responsabilità collettiva. L’elezione di Bonanni a vicepresidente del CNIFP segna l’inizio di una collaborazione strategica tra sport, salute e ambiente: un patto per un’Italia più giusta, pulita e consapevole, dove il fair play diventi la regola anche nella politica e nell’economia della salute.

All’evento hanno presenziato molti rappresentanti ONA tra cui il Maresciallo Nicola Panei, il quale, tra l’altro, ha richiamato il fatto stesso di essere stato vittima dell’amianto, in quanto affetto da asbestosi. L’amianto in Italia continua ad uccidere. Il Fair Play è stato declinato da ONA anche come lealtà e correttezza nel mondo del lavoro. Sono più di 7.000 l’anno le vittime dell’amianto solo in Italia, di cui 2.000 di mesotelioma. L’evento è stato presenziato anche dalla Dott.ssa Concetta Soragnese, componente del direttivo Nazionale del Comitato Nazionale Fair Play, la quale ha ribadito il ruolo fondamentale di Fair Play, nella concezione voluta da Ruggero Alcanterini e condivisa dall’Avv. Ezio Bonanni. 

Il ruolo dell'Osservatorio Nazionale Amianto

In questo contesto complesso, l'azione dell'Osservatorio Nazionale Amianto, presieduto dall'Avv. Ezio Bonanni, è più cruciale che mai. L'ONA offre un'assistenza completa e gratuita, agendo su più fronti per tutelare le vittime dell'amianto.

Sul piano della prevenzione, l'ONA si batte per la bonifica dei siti contaminati, unica via per azzerare il rischio di nuove esposizioni, e promuove la sorveglianza sanitaria per la diagnosi precoce di tutte le patologie asbesto correlate, compreso il mesotelioma pleurico per gli ex esposti, fondamentale per una diagnosi precoce.

Il cuore dell'impegno dell'ONA è però l'assistenza legale e medica. L'associazione mette a disposizione un team di avvocati e medici legali specializzati nel dimostrare il nesso causale tra l'esposizione all'amianto e l'insorgenza del cancro polmonare. Questo supporto è decisivo per ottenere il riconoscimento di malattia professionale da parte dell'INAIL, che dà diritto a un indennizzo, e per avviare le azioni legali per il risarcimento dei danni contro i datori di lavoro responsabili.

L'ONA APS, attraverso il suo sportello online e la sua rete di sedi territoriali, fornisce inoltre consulenze mediche, orientando i pazienti verso i centri di cura più qualificati e offrendo un sostegno psicologico per affrontare il difficile percorso della malattia. Un impegno a 360 gradi che garantisce alle vittime e alle loro famiglie di non essere lasciate sole nella lotta per i propri diritti e per la propria salute. Per tutti coloro che sono stati esposti a potenti cancerogeni l’associazione offre un servizio di consulenza gratuita al numero verde 800 034 294 e tramite i form online. 

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