Cronaca | 04 novembre 2025, 18:12

Tumulti, incidenti, devastazioni: notte d'inferno al carcere di Ivrea

Il segretario generale dell'Osapp Leo Beneduci attacca: "Struttura ormai completamente fuori controllo"

Immagine d'archivio del carcere di Ivrea

Immagine d'archivio del carcere di Ivrea

“L’Istituto è fuori controllo, alla deriva. Va avanti solo grazie a quei pochi agenti rimasti, costretti ogni giorno a sopportare angherie e violenze da parte dei detenuti, nel silenzio più assordante della politica, dei vertici regionali e del DAP - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria": lo dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale dell’OSAPP.

Nella notte del 4 novembre 2025, la Casa Circondariale di Ivrea è stata nuovamente teatro di gravi disordini e tumulti da parte dei detenuti. Intorno alla mezzanotte, due ristretti — uno di origini straniero e l’altro italiane —, collocati nella stessa cella del terzo piano, hanno dato vita a una violenta protesta per il mancato funzionamento del televisore, già precedentemente danneggiato dal detenuto straniero.

Il personale di sorveglianza, prontamente intervenuto, ha tentato di instaurare un dialogo per comprendere le motivazioni della protesta, ma senza successo. I due detenuti hanno proseguito nel loro comportamento distruttivo, danneggiando arredi e sanitari fino a provocare l’allagamento del reparto. Grazie alla prontezza e alla professionalità degli Agenti di Polizia Penitenziaria, la perdita d’acqua è stata immediatamente contenuta attraverso la chiusura della chiave di intercettazione.

Alle ore 01:50, vista la gravità della situazione e le minacce dei detenuti di dare fuoco ai locali, è stato necessario l’intervento del Comandante di Reparto, che ha disposto il loro trasferimento al piano terra, in quanto la cella era ormai inagibile. Tuttavia, intorno alle ore 03:00, il detenuto di origine egiziana ha continuato a creare disordini, provocando ulteriori danni alla saletta d’attesa dell’infermeria e minacciando il personale in servizio.

"La situazione dell’Istituto Eporediese è ormai fuori controllo: gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria sono quotidianamente costretti ad affrontare episodi di violenza e insubordinazione da parte di detenuti che rifiutano ogni percorso di reinserimento e dimostrano un totale disprezzo per le regole dello Stato", conclude l'Osapp. "Allo stesso tempo, va espresso un sincero elogio al personale di Polizia Penitenziaria in servizio durante la notte, che con attenzione, coraggio, competenza, professionalità e prontezza ha saputo gestire una situazione estremamente critica, evitando che la protesta degenerasse in una vera e propria rivolta di massa".

redazione

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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