Eventi | 04 novembre 2025, 12:37

A Torino si respira già aria di primavera (e sa di cacao): conto alla rovescia per CioccolaTò 2026

La manifestazione si terrà dal 13 al 17 febbraio in Ppazza Vittorio Veneto per il secondo anno consecutivo: ancora aperte le adesioni per gli espositori

A febbraio Cioccolatò torna in piazza Vittorio Veneto

A febbraio Cioccolatò torna in piazza Vittorio Veneto

Sono aperte, ancora per qualche giorno, le adesioni per gli espositori all’edizione 2026 di CioccolaTò: la manifestazione, dedicata alla valorizzazione della produzione artigianale di cioccolato, è in programma da venerdì 13 a martedì 17 febbraio 2026 per il secondo anno consecutivo in Piazza Vittorio Veneto a Torino.

Dopo il successo della passata edizione, chiusa con oltre 100mila passaggi in 4 giorni e la presenza di 70 stand e circa 50 produttori, nel 2026 CioccolaTò prolunga la durata di un giorno, abbracciando sia la ricorrenza di San Valentino che l’intero Carnevale, compreso il Martedì Grasso.

Confermata la location, Piazza Vittorio Veneto, e la scelta di puntare all’eccellenza ospitando esclusivamente chi produce cioccolato o specialità ad esso collegate: spazio quindi ai cioccolatieri, ma anche a pasticceri, gelatai, panettieri, liquorifici, purché produttori e testimoni di artigianalità e qualità. Tra questi, attesi nuovamente i Maestri del Gusto di Torino e provincia, ma anche produttori piemontesi, nazionali e internazionali.

Le adesioni sono aperte registrandosi entro sabato 15 novembre all 12.

Oltre all’esposizione in piazza, confermato anche il sempre più ricco programma culturale e artistico ospitato in diverse sedi storiche e museali in città.

CioccolaTò 2026 si propone, infatti, come un racconto corale capace di intrecciare gusto, cultura e pensiero in un’unica esperienza. Il cioccolato è il filo conduttore per leggere il mondo contemporaneo: simbolo del desiderio e del consumo, ma anche materia viva in continua trasformazione, frutto di ricerca, innovazione e saperi antichi. Attraverso degustazioni, incontri e laboratori, si affronterà il rapporto tra cibo e società, tra emozione e conoscenza.

L’amore e le sue metamorfosi saranno tra i temi centrali, affrontati come sentimento, linguaggio e forma di libertà. CioccolaTò 2026 esplorerà anche il cinema, la letteratura, la musica e le altre forme di creatività in grado di raccontare il mondo attraverso il cioccolato, mentre laboratori di arte e gioco per grandi e piccoli trasformeranno il cacao in materia espressiva, da interpretare e condividere.

La manifestazione sarà, infine, uno spazio aperto e partecipato, dove la città di Torino e l’arte cioccolatiera dialogheranno per restituire al pubblico l’essenza più autentica del “cibo degli dèi”: un invito a riflettere, gustare e immaginare il futuro. A Torino, il cioccolato ci ha preso gusto!

Tutte le info sul programma di CioccolaTò 2026 saranno presto disponibili su www.cioccola.to.it.

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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