Attualità | 05 novembre 2025, 11:45

Tra spaccio, scippi e mancanza di telecamere, il grido d'allarme di Falchera: "L'Amministrazione non ci considera"

Raccolte 597 firme per chiedere più sicurezza per questa zona della Circoscrizione 6

Il centro d'incontro a Falchera

Il centro d'incontro a Falchera

"Se Cristo si è fermato ad Eboli, l'amministrazione Lo Russo si è fermata a Barriera di Milano". È questa l'amara constatazione di una parte dei residenti di Falchera, Pietra Alta e Rebaudengo che hanno raccolto 597 firme per chiedere più sicurezza per questa zona della Circoscrizione 6.

I problemi del Centro d'Incontro 

L'appuntamento è al Centro d'Incontro di via delle Querce 23/bis dove, come chiarisce il presidente Romeo Vincenzo, ci sono dei problemi: "è impossibile avere una porta antipanico. Serve poi una ristrutturazione globale della struttura: qua siamo la periferia della periferia, in Falchera non abbiamo niente. Noi chiediamo più sicurezza, che è un diritto per tutti i cittadini".

I problemi 

E l'elenco delle petizioni presentate in questi anni è lungo. Dall'incuria  e ai problemi di spaccio nel parco dell'Arrivore, alla richiesta di una nuova area cani in via Scotellaro, all'ex campo sportivo Spartanova in stato di abbandono, sino ai problemi degli orti abusivi e cani randagi nell'Arrivore e la mancanza di attrezzatura sportiva ai laghetti di Falchera.

Fermo l'ex Cesm

"A Rebaudengo - ha sottolineato Pasquale Ricucci, del gruppo spontaneo E4 - ci sono pochissime iniziative del Comune. Da tre anni stiamo cercando di fare ripartire l'ex Cesm per organizzare attività associative, culturali e sociali: avere degli spazi di ritrovo può aiutare a fare vivere il quartiere". 

"Ci sono poi gli spacciatori - ha continuato - che girano nel quartiere a bordo di bici elettriche, oltre a diversi episodi di scippi quest'estate". Una delle piazze della droga è un angolo del parco Stura, vicino al ponte di corso Giulio Cesare.

Mancano le telecamere 

"La zona poi - come denuncia Giuseppe Contestabile, presidente dell'Associazione Vivi Piemonte - è priva di telecamere di sorveglianza. Qua poi non sono stati investiti né i soldi del Pnrr e altri fondi europei su attività culturali e sportive, in particolare nell'unica biblioteca presente la Don Milani. Non c'è attenzione su questa zona da parte dell'Amministrazione".

Cinzia Gatti

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