La stagione teatrale 2025/2026 in Piemonte si apre con uno sguardo deciso sulla questione di genere. Storie di donne è la rassegna diffusa promossa dalla Fondazione Piemonte dal Vivo che porta in scena un programma multidisciplinare, tra prosa, danza e musica dal vivo, attraversando capoluoghi e borghi con spettacoli che parlano di libertà, maternità, desiderio, violenza, identità e riscatto.
La rassegna, che accompagnerà il pubblico per l’intera stagione teatrale, si concentra sulle urgenze del presente e si addensa attorno al 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un calendario che dà spazio a narrazioni al femminile e a progetti artistici capaci di esplorare i temi del corpo e del potere, della memoria e della trasformazione.
Si comincia l’8 novembre al Teatro Bertagnolio di Chiaverano (To) con I cuori battono nelle uova, un’opera intensa e surreale che vede in scena Viola Dini, Elena Ferri e Grazia Nazzaro. Le tre interpreti indossano lunghi camici che celano ogni forma, tranne quella delle pance: tre gravidanze, tre presenze in attesa, in bilico tra amore e disperazione. Lo spettacolo è stato selezionato nell’ambito del progetto NEXT ed è un esempio di teatro che riflette sulla maternità con linguaggio simbolico e visionario.
Sempre l’8 novembre, al Teatro Civico di Tortona (Al), La rivoluzione delle donne porta sul palco due voci d’eccezione: Paola Turci e Gino Castaldo. Insieme, ripercorrono le storie di donne che hanno incarnato ideali di libertà, potenza e bellezza, intrecciando narrazione, parole e musica.
Il 13 novembre, al Teatro Sociale di Nizza Monferrato (At), Lella Costa e Gabriele Vacis tornano a confrontarsi con un classico, Otello di precise parole si vive. La tragedia shakespeariana si trasforma in un affondo teatrale sull’amore tossico e sul femminicidio, con una regia asciutta e uno sguardo contemporaneo.
Il giorno seguente, 14 novembre, si moltiplicano gli appuntamenti. Al Teatrino Civico di Chivasso (To) va in scena L’uomo, la bestia e la virtù, uno dei testi più spiazzanti di Luigi Pirandello. Sul palco Vanessa Gravina, Max Malatesta e Nicola Rignanese danno corpo a un triangolo amoroso torbido e crudele, che scava nelle zone più oscure del desiderio e dell’animo umano.
Sempre il 14 novembre, all’Officina Teatrale degli Anacoleti di Vercelli, la Piccola Compagnia della Magnolia presenta Ape regina. Una giornata per Molly Bloom, un progetto ispirato al celebre monologo conclusivo dell’Ulisse di James Joyce. Un flusso di coscienza fisico e poetico, che restituisce voce e corpo a una delle figure letterarie più emblematiche del pensiero femminile.
Ancora il 14 novembre, la danza entra in scena alla SOMS di Racconigi (Cn) con R.OSA, spettacolo della rassegna We speak dance. Claudia Marsicano, performer pluripremiata, conduce il pubblico in una rivoluzione corporea che sfida gravità, stereotipi e canoni. Tra echi pop anni ’80, figure alla Botero e rimandi a Jane Fonda, R.OSA è una dichiarazione politica in movimento, firmata dall’artista Silvia Gribaudi.
Il 16 novembre si torna al Teatro Bertagnolio di Chiaverano con Primo Maggio. Un giorno tutto per sé, spettacolo interpretato da Francesca Brizzolara e Raffaella Tomellini su testo di Viridiana Casali. Al centro, le donne dipinte da Edward Hopper: figure ferme, sospese, intrappolate nel tempo. Un lavoro che unisce ironia e introspezione, restituendo dignità e voce a esistenze silenziose.
L’ultimo appuntamento di novembre per Storie di donne è il 28 novembre al Teatro San Francesco di Alessandria con Ecce Femina, monologo del Teatro della Juta che fonde narrazione teatrale, stand-up comedy e satira politica. Ispirandosi alla leggenda della Papessa Giovanna – donna travestita da uomo per accedere al potere pontificio – lo spettacolo affronta con tono caustico e intelligente i temi del potere, del genere e della fluidità identitaria.













