Economia e lavoro | 07 novembre 2025, 17:20

A Orbassano nasce la fabbrica delle microcar di Mole Urbana del designer Umberto Palermo [FOTO E VIDEO]

Opereranno, per ora, 30 addetti. Realizzato con un finanziamento di 7 milioni. Verranno realizzati 12 modelli

Inaugurato a Orbassano il nuovo stabilimento di Mole Urbana

Inaugurato a Orbassano il nuovo stabilimento di Mole Urbana

Nel cuore di un territorio segnato dalla crisi dell’automotive, c'è aria di ripartenza. A Orbassano, in strada Borgaretto, è stata inaugurata la fabbrica di Mole Urbana, la microcar elettrica firmata dal designer e imprenditore Umberto Palermo. Dopo anni di progettazione e sviluppo dei prototipi, la produzione è realtà: dodici modelli sono pronti a raggiungere le concessionarie italiane nelle prossime settimane.

500 curricula 

Sono arrivati 500 curricula, ha spiegato Palermo, alla domanda di richiesta di assunzioni di operai. Attualmente sono 30 i dipendenti, ma si prevede di incrementare l'organico fino a un centinaio nei prossimi anni.

Sostenuta da un investimento iniziale di 7 milioni di euro ha visto tra i finanziatori anche Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital. Presente anche il ministro Gilberto Pichetto Fratin e la sindaca di Orbassano, Cinzia Maria Bosso.

Dall'amianto ai pannelli

Il nuovo stabilimento di Mole Urbana è sorto dove un tempo batteva il cuore dell’industria degli anni Sessanta. Dopo anni di abbandono, il sito è stato completamente rigenerato: 10.000 metri quadrati di vecchie coperture in amianto hanno lasciato spazio a 10.000 metri quadrati di pannelli solari.

La linea Mole Urbana

Una famiglia di dodici microcar elettriche pensate per la città e il lavoro. Dai modelli passeggeri (2, 3 o 4 posti) alle versioni cargo da 4 m³. Tutti i modelli sono realizzati interamente in Italia, tra Piemonte e Marche, rilanciando filiere e competenze nazionali.

La Malya 

Debutta anche Malya , la “keicar” all’italiana: lunga 3,80 metri, pensata per l’uso extraurbano e autostradale, combina leggerezza, comfort e sostenibilità. 

Daniele Caponnetto

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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