Politica | 18 novembre 2025, 14:22

Linea 12, la Circoscrizione 5 ribadisce: “Non possiamo perdere i fondi Mit”

Pd, M5S e Sinistra Ecologista non partecipano al voto. Critiche dalla maggioranza

Un tram nella nuova linea 12 (foto d'archivio)

Un tram nella nuova linea 12 (foto d'archivio)

La Circoscrizione 5 ha approvato nelle ultime ore un atto ritenuto decisivo per il futuro della Linea 12 e per l’utilizzo dei fondi Mit 2023, considerati “strategici” per la realizzazione degli interventi sul territorio. A comunicarlo è il coordinatore al bilancio Antonio Cuzzilla, che sottolinea l’importanza di procedere senza ulteriori rallentamenti.

Durante la discussione, un emendamento proposto dal Partito Democratico è stato accolto, ma nonostante ciò - punzecchiano dalla maggioranza - Pd, Movimento 5 Stelle, Sinistra Ecologista e il consigliere dei Moderati  Antonio Canino hanno scelto di non partecipare al voto finale. Una decisione che ha suscitato sorpresa nella giunta, che parla di una scelta “incomprensibile” alla luce dei contenuti condivisi.

Al centro dell’atto approvato spiccano due interventi ritenuti fondamentali: il recupero dell’ex linea Torino–Ceres e la riqualificazione della stazione di Madonna di Campagna. Secondo Cuzzilla, entrambe le opere sarebbero realizzabili senza la necessità di un tunnel, liberando risorse e favorendo un maggiore coinvolgimento della Regione.

Situazione ancora critica invece su corso Toscana e via Stradella, dove da anni sono fermi i lavori per la sostituzione dei binari. La Circoscrizione chiede al Comune di presentare rapidamente le istanze per il loro rifacimento, criticando l’indicazione dei 53 milioni necessari perché priva di un piano operativo.

Tra i punti centrali dell’atto figura anche la volontà della maggioranza di non rinunciare ai 221 milioni di euro disponibili per la realizzazione della Linea 12. Un indirizzo rafforzato dall’emendamento aggiuntivo presentato dal coordinatore Alfredo Ballatore insieme al gruppo di Fratelli d’Italia.

Il territorio ha bisogno di una linea efficiente, non di rinvii”, ribadisce Cuzzilla, che giudica grave l’assenza della minoranza al momento del voto. “Una scelta da Ponzio Pilato, non da amministratori che vogliono tutelare davvero la comunità”, conclude. “La maggioranza voleva dare solo meriti ai comitati - replica Luigi Martina, M5S - mentre questa battaglia viene portata avanti da anni anche da altre persone. E mi riferisco alla vecchia giunta Appendino che già nel 2021 aveva ascoltato i cittadini”

Duro anche il Pd. “Scaricano la colpa su altri dopo aver perso due anni di tempo - così la consigliera, Alice Arena - La verità è che servono 53 milioni che il Governo non dà e che loro non vogliono chiedere. Inoltre l’idea di fermare la linea 12 alla stazione Madonna di Campagna non è una scelta intelligente”. Una battaglia destinata a prolungarsi almeno fino a giovedì, in programma (infatti) c’è la discussione di nuovi documenti sulla linea 12.

ph.ver.

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