Cronaca | 26 novembre 2025, 09:50

Smartphone a detenuti per reati di mafia: operazione della Dia nelle carcere di Ivrea

Perquisizioni e sequestri dalle prime ore di questa mattina. Oltre 150 gli apparecchi telefonici e 115 le schede Sim in mano a reclusi affiliati a cosche di ‘ndrangheta che ricevevano le "ambasciate" da alcuni ristretti nelle sezioni di alta sicurezza del carcere di Genova-Marassi

Smartphone a detenuti per reati di mafia: operazione della Dia tocca le nelle carceri di Cuneo e Fossano

Smartphone a detenuti per reati di mafia: operazione della Dia tocca le nelle carceri di Cuneo e Fossano

C' è anche il penitenziario di Ivrea– gli altri sono quelli di Fossano (CN), Cuneo, Alessandria, Tolmezzo (UD), Chiavari (GE), La Spezia, Parma, San Gimignano (SI), Lanciano (CH), Rossano (CS) e Santa Maria Capua Vetere (CE) – tra quelli al centro delle perquisizioni in corso dalle prime ore di questa mattina.

A effettuarle il Centro Operativo Dia di Genova, con l’ausilio dei competenti reparti di Polizia Penitenziaria e degli uffici e comandi territoriali della Polizia di Stato e dei Carabinieri, su ordine della locale Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo.

L’attività è svolta nei confronti di 12 detenuti; complessivamente sono 31 gli indagati, a vario titolo, sottoposti a indagini per aver indebitamente procurato apparecchi telefonici o altri dispositivi idonei a effettuare comunicazioni o comunque averne consentito l’uso in istituto penitenziario al fine di renderli disponibili a persone detenute, che indebitamente li hanno ricevuti e utilizzati, anche al fine di agevolare le attività delle associazioni mafiose.

L’operazione, denominata “Smartphone”, ha permesso, attraverso attività di intercettazione telefonica, telematica e analisi dei tabulati telefonici, di monitorare il traffico e l’utilizzo di oltre 150 apparecchi telefonici cellulari e 115 schede Sim da parte di detenuti per reati di mafia, ristretti nelle sezioni di Alta Sicurezza del carcere di Genova-Marassi, al fine mantenere saldi ed attuali collegamenti con mafiosi liberi o ristretti in altri penitenziari, così da far pervenire le cosiddette“ambasciate”, agevolando pertanto l’attività delle cosche di ‘ndrangheta.

I cellulari, alcuni di piccolissime dimensioni, muniti di schede Sim attivate presso negozi compiacenti di telefonia, del centro storico di Genova, intestate a inesistenti o ignari cittadini stranieri, venivano introdotti attraverso pacchi spediti o consegnati in occasione delle visite dei familiari in carcere, anch’essi indagati, e fatti poi circolare tra i detenuti.

Durante l’indagine, in piena collaborazione con la Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Genova-Marassi, sono stati sequestrati numerosi apparati telefonici il cui traffico telefonico e telematico analizzato ha permesso di rafforzare il quadro indiziario elaborato dagli inquirenti.

redazione

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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