S. Rita / Mirafiori | 27 novembre 2025, 14:00

Presidio anti-crack in piazza Bengasi: “Restituire quest’area alle famiglie”

Fratelli d’Italia chiede un piano urgente contro degrado e spaccio a Torino Sud

Il banchetto di Fdi in piazza Bengasi

Il banchetto di Fdi in piazza Bengasi

Da spazio verde a vero e proprio mercato della droga. È la trasformazione che, secondo residenti e rappresentanti di Fratelli d’Italia, avrebbe colpito l’area di corso Maroncelli, a pochi passi dalla stazione della metropolitana di piazza Bengasi. Una zona che negli ultimi mesi - denunciano i cittadini - sarebbe sprofondata in un clima di degrado, insicurezza e illegalità diffusa.

Per ascoltare le testimonianze e dare visibilità al disagio del quartiere, la consigliera di Circoscrizione 1 Grazia Poggio Sartori (FdI) ha organizzato un presidio, raccogliendo sul posto numerosi racconti di chi vive quotidianamente la situazione.

“Una piazza di spaccio organizzata”

Dalle voci raccolte durante il presidio emerge un quadro definito “drammatico” dai promotori dell’iniziativa. Gli abitanti parlano di un’attività di spaccio strutturata e continua, con particolare diffusione di crack, portata avanti senza alcun timore persino nelle ore diurne.

Secondo diverse testimonianze, il gruppo di spacciatori avrebbe messo in piedi una vera logistica criminale: un punto di ristoro utilizzato come base, monopattini elettrici per consegne a domicilio. Il tutto con una presenza costante che renderebbe la zona impraticabile per famiglie e bambini.

Molti residenti raccontano inoltre di notti insonni, tra schiamazzi, rumori e movimenti sospetti che proseguirebbero fino all’alba.

Angelino: “Un’area espropriata ai cittadini onesti”

Sul posto anche Claretta Marchi della Circoscrizione 8 e Domenico Angelino, consigliere della Circoscrizione 2 per FdI, che descrive così la situazione: “Mamme e papà hanno smesso di attraversare quel lembo di verde, ormai percepito come pericoloso e invivibile. La conformazione dell’area permette a chi spaccia di controllare l’eventuale arrivo delle Forze dell’Ordine. È uno spazio pubblico di fatto espropriato alla cittadinanza onesta e trasformato in una base operativa per traffici illeciti”.

Poggio Sartori: “I cittadini devono vivere serenamente”

Per la consigliera Poggio Sartori servono interventi immediati: “Non possiamo accettare che intere zone vengano abbandonate al degrado e alla criminalità. I cittadini hanno diritto a vivere serenamente, a far giocare i bambini nei giardini, a dormire la notte senza essere disturbati da attività illegali. Questo presidio serve a dare voce a chi non viene ascoltato e a chiedere azioni concrete per restituire dignità e sicurezza alla zona”.

Le richieste

Fratelli d’Italia chiede alle istituzioni un pacchetto di interventi urgenti: presidio costante delle forze dell’ordine, potenziamento della videosorveglianza, un piano straordinario di riqualificazione dell’area e maggiori controlli mirati al contrasto dello spaccio e delle attività illegali.

ph.ver.

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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