Attualità | 27 novembre 2025, 07:22

Villaggio Snia sommerso dai rifiuti: ecoisole insufficienti e discariche abusive

Punti di raccolta troppo distanti: i residenti denunciano disagi. La Circoscrizione 6 contro Tresso e Mazzoleni: "Promesse non mantenute"

I residenti segnalano situazioni di difficoltà al Villaggio Snia

I residenti segnalano situazioni di difficoltà al Villaggio Snia

Marciapiedi dissestati, barriere architettoniche, cassonetti troppo distanti e una gestione dei rifiuti che non convince. Al Villaggio Snia la quotidianità dei residenti è segnata da criticità irrisolte che, durante l'ultimo incontro tra Circoscrizione 6, uffici tecnici e Amiat, sono riemerse con forza. Il tema delle ecoisole, in particolare, è diventato il simbolo di un disagio diffuso: due sole postazioni per un'area abitata in gran parte da persone anziane che faticano a raggiungerle.

La voce dei residenti

Speranza Lorenzo, storico abitante, racconta come la situazione sia peggiorata nel tempo: "All'ingresso di corso Vercelli avevamo due dossi che ora non ci sono più, e le macchine corrono. I cassonetti sono lontani da molte abitazioni: io sono in stampelle e per portarli devo legarmeli al collo. Servono più ecoisole, soprattutto per gli anziani".

Alessandro, residente da 35 anni, propone telecamere contro gli scarichi abusivi e insiste sulla distanza dei punti di raccolta: "La maggior parte dei residenti è anziana e non riesce a raggiungerli".

Amiat: disponibili a spostarle, non ad aumentarle

Amiat sostiene che le due ecoisole presenti non presentano criticità rilevanti e che, per estensione e popolazione del quartiere, siano sufficienti. L'azienda si è detta pronta a valutarne uno spostamento per ridurre le distanze, ma non ad aggiungere ulteriori postazioni.

Coordinatori e tecnici chiedono soluzioni

La Circoscrizione, però, riporta un quadro diverso da quello descritto da Amiat. "Abbiamo segnalato più volte le criticità dovute al riempimento delle ecoisole durante il weekend, soprattutto nei pressi della chiesa ortodossa", spiega la coordinatrice al Verde, Giulia Zaccaro.

Zaccaro interviene anche sul cambio di sistema di raccolta: "Il sistema è passato dal porta a porta alle ecoisole, ma questo cambiamento noi lo avevamo richiesto solo per Falchera Nuova e non per gli altri quartieri". Aggiunge poi che Smat ha programmato la pulizia delle caditoie e che molte segnalazioni dei residenti sono già state inoltrate.

Il coordinatore alla Viabilità, Anastasia, conferma che "il problema delle ecoisole emerge soprattutto nel weekend" e che serve un elenco chiaro delle segnalazioni sugli ingombranti per capire da chi provengano gli abbandoni, proponendo anche un confronto con la chiesa ortodossa per "favorire un po' di educazione civica".

Speranza: "Tresso e Mazzoleni le promesse devono mantenerle"

Durissimo il vicepresidente della Circoscrizione 6, Luciano Speranza, che punta il dito contro gli assessori: "Mazzoleni e Tresso quando promettono cose dovrebbero mantenerle. Tre anni fa parlavano degli oneri di urbanizzazione del progetto ToDream per sistemare l'area intorno al Villaggio Snia. Non esiste più il discorso della mancanza di fondi: quei lavori li aspettiamo ancora oggi".

Speranza smentisce anche la valutazione di Amiat: "Non è vero che trovate solo qualche sacchetto: le ecoisole sono sempre piene. La gente è anziana e deve fare troppa strada. Servirebbero almeno due punti in più. E ogni domenica c'è di tutto intorno a quelle postazioni, tra divani e sacchi di rifiuti".

La risposta del Movimento 5 Stelle

I consiglieri Fabio Cambai e Valter Cangelli (M5S) ribadiscono la necessità di intervenire rapidamente. Il Movimento "è favorevole ai lavori necessari per le strade del Villaggio Snia" e sostiene anche "un aumento delle ecoisole per ridurre le distanze per gli anziani e per chi ha difficoltà motorie". Inoltre precisano che gli oneri del progetto ToDream "non hanno mai riguardato il Villaggio Snia", invitando la Città a "trovare le risorse necessarie nel più breve tempo possibile".

Marco D’Agostino

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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