Economia e lavoro | 02 dicembre 2025, 11:39

Semiconduttori, visita della rettrice UniTo Cristina Prandi allo stabilimento di Vishay

Con lei a Borgaro Torinese una delegazione formata anche dal vicerettore Pironti e altri esponenti accademici

Visita di una delegazione di UniTo allo stabilimento di Vishay

Visita di una delegazione di UniTo allo stabilimento di Vishay

Una delegazione dell’Università di Torino, composta dalla Rettrice, Prof.ssa Cristina Prandi, dal Vice Rettore all’Innovazione e ai rapporti con le aziende, Prof. Marco Pironti, dalla Delegata per le strategie di promozione e valutazione della ricerca fondamentale e di eccellenza nelle scienze della natura e della vita, Prof.ssa Stefania Maria Beolé, dalla Presidente della Commissione Ricerca del Senato Accademico, Prof.ssa Elisabetta Ottoz, dal Direttore del Dipartimento di Fisica, Prof. Paolo Gambino, e dal Prof. Ettore Vittone, ha effettuato una visita istituzionale presso lo stabilimento Vishay Semiconductors di Borgaro Torinese.

L’iniziativa si inserisce nel quadro di un percorso strategico volto a rafforzare ulteriormente il dialogo e la collaborazione tra l’Ateneo torinese e l’ecosistema produttivo del territorio. Nel corso dell’incontro, la delegazione ha avuto modo di approfondire lo stato di avanzamento dei progetti congiunti, gli accordi attualmente in essere — o in fase di rinnovo — e le prospettive di sviluppo di nuove collaborazioni in ambito formativo, tecnologico e di ricerca, con particolare attenzione ai temi dell’innovazione e della competitività del settore dei semiconduttori.

«Il valore della partnership tra l’Università di Torino e Vishay – ha dichiarato la Rettrice dell’Università di Torino, Cristina Prandi - è ampiamente riconosciuto: si tratta di una collaborazione che prosegue da oltre vent’anni e che oggi assume un’importanza ancora maggiore, in un momento in cui i dispositivi a semiconduttore sono considerati strategici per lo sviluppo economico dell’Unione Europea. La strategia delineata dal Chips Act evidenzia con chiarezza quanto sia prioritario potenziare la produzione di semiconduttori sul territorio europeo, riducendo la dipendenza dai paesi asiatici. Tuttavia, oltre alle infrastrutture e alle tecnologie, la sfida più urgente è quella della disponibilità di personale altamente qualificato, in grado di progettare, produrre e gestire sistemi elettronici sempre più complessi. L’Università di Torino conferma il proprio impegno nel mettere a disposizione del settore competenze consolidate, partecipando attivamente ai progetti di Ricerca e Sviluppo e rafforzando l’offerta formativa dedicata, con l’obiettivo di contribuire in modo concreto alla crescita e alla competitività del comparto».

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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