Attualità | 04 dicembre 2025, 16:22

Un melograno in ricordo dei femminicidi al parco Falcone e Borsellino di Collegno

La città rafforza così i luoghi simbolo per la lotta alla violenza di genere

Un melograno in ricordo dei femminicidi al parco Falcone e Borsellino di Collegno

Un melograno in ricordo dei femminicidi al parco Falcone e Borsellino di Collegno

La fontana del Parco pubblico Falcone e Borsellino nel quartiere Borgata Paradiso di Collegno sarà presto riqualificata e al suo centro verrà piantato un melograno, simbolo universale di vita, rinascita e impegno contro la violenza.

Con questa iniziativa, la Città accoglie un nuovo luogo di memoria dedicato alle vittime di violenza: sarà il secondo melograno sul territorio, dopo quello piantato dodici anni fa davanti alla Villa Comunale. Non solo un segno di commemorazione delle vittime di femminicidio, ma anche un invito a costruire una cultura fondata sulla prevenzione, sul rispetto e sulla dignità di ogni persona.

“Il melograno che sta nascendo al Parco Falcone e Borsellino è un segno concreto della volontà di Collegno di essere una città che non dimentica e che si impegna ogni giorno per costruire comunità più giuste e rispettose - spiega il Sindaco di Collegno, Matteo Cavallone - Ringrazio il Comitato di Borgata Paradiso per aver sollecitato questa riqualificazione: insieme dimostriamo che la memoria e la prevenzione sono valori che si coltivano, proprio come un albero che cresce e dà frutti”. 

La riqualificazione della fontana è stata infatti fortemente richiesta dai cittadini e portata avanti dal Comitato di quartiere Borgata Paradiso, con il supporto degli uffici comunali Lavori Pubblici, Urbanistica e Pari Opportunità. 

“Il melograno è un simbolo potente: rappresenta la vita, la resilienza e la speranza. Vogliamo che ogni quartiere di Collegno abbia il suo melograno, per ricordare le vittime di violenza ma anche per educare al rispetto e alla prevenzione - sottolinea l’Assessora alle Pari Opportunità, Ida Chiauzzi -. I frutti del melograno saranno a disposizione di tutte le cittadine e i cittadini: li si possono assaggiare a casa, portando dietro così le storie di chi è vittima di femminicidio, o di come fare la propria parte in una nuova cultura di genere. Questo progetto nasce dal dialogo con i cittadini e dalla volontà di trasformare i luoghi pubblici in spazi di consapevolezza e di comunità.”

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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