Economia e lavoro | 16 dicembre 2025, 11:56

Tre milioni di euro per Haptena Therapeutics, la nuova società biotech fondata da ricercatori di UniTo

La nuova azienda biotecnologica, fondata da Chiara Ambrogio e Roberto Chiarle, ha annunciato il proprio lancio e il completamento di un primo round di finanziamento sottoscritto da Claris Ventures

I fondatori dell'azienda, Chiarle e Ambrogio

I fondatori dell'azienda, Chiarle e Ambrogio

 Haptena Therapeutics, nuova azienda biotecnologica che sviluppa approcci innovativi per il trattamento di tumori causati da specifici oncogeni, ha annunciato oggi il proprio lancio e la chiusura di un round di finanziamento seed da 3 milioni di euro, interamente sottoscritto da Claris Ventures, società di venture capital italiana specializzata in biotech early-stage.

L’investimento consentirà ad Haptena di avanzare lo sviluppo della propria piattaforma di ricerca e di portare avanti il primo programma, focalizzato su tumori con mutazione KRAS, con l’obiettivo di migliorare le opportunità di trattamento a lungo termine per pazienti che dispongono di opzioni terapeutiche oggi ancora limitate.

Fondata dalla Professoressa Chiara Ambrogio (Università di Torino) e dal Professor Roberto Chiarle (Boston Children’s Hospital – Harvard Medical School; Università di Torino), Haptena mette a frutto una profonda esperienza nella biologia del cancro e nell’evoluzione di meccanismi di resistenza tumorale per ampliare il potenziale terapeutico dell’oncologia di precisione.

KRAS è l’oncogene più diffuso nei tumori solidi, con mutazioni presenti in circa il 25% dei tumori degli adulti, tra cui quelli polmonari, pancreatici e colorettali. A lungo considerato “non aggredibile farmacologicamente”, KRAS non disponeva di alcuna terapia mirata fino al 2021, quando l’approvazione dei primi inibitori ha portato benefici clinici iniziali e aperto la strada a nuovi progressi nel settore. Haptena sta sviluppando un approccio progettato per rafforzare lo standard di cura, intervenendo su vulnerabilità tumorali altamente specifiche che emergono nei pazienti già trattati.

“Il nostro obiettivo è fornire risposte cliniche più durature per i pazienti con tumori mutati KRAS,” ha specificato la Prof.ssa Chiara Ambrogio, co-fondatrice di Haptena “Le terapie attuali rappresentano un punto di partenza importante, ma la resistenza rimane una barriera significativa. Mirando ai meccanismi biologici che emergono man mano che i tumori si adattano al blocco di KRAS, puntiamo a estendere in modo significativo l’impatto dei trattamenti esistenti.”

Il finanziamento di Claris Ventures permetterà ad Haptena di far avanzare il programma principale KRAS G12C verso una validazione preclinica nel carcinoma polmonare non a piccole cellule, definendo al contempo un solido modus operandi per applicare il proprio approccio di discovery a tumori caratterizzati da altri driver oncogenici. Ciò permetterà di costruire una pipeline scalabile, in grado di generare nuove opportunità terapeutiche per i pazienti i cui tumori evolvono o sviluppano resistenza agli attuali trattamenti di precisione.

“Haptena rappresenta esattamente il tipo di approccio scientifico e terapeutico innovativo che intendiamo sostenere,” ha affermato Pietro Puglisi, Managing Partner di Claris Ventures, “Siamo entusiasti di supportare un team scientifico di altissimo profilo, di farlo a Torino e di poterlo annunciare come primo investimento del nostro secondo fondo appena lanciato”.

comunicato stampa

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