Cronaca | 18 dicembre 2025, 18:48

Furto alla scuola Don Sapino di Collegno: "Un gesto vile"

Così il sindaco Matteo Cavallone: "Una ferita aperta per la nostra città"

Una immagine del Comune di Collegno

Una immagine del Comune di Collegno

Nella notte tra il 14 e il 15 dicembre 2025 si è verificato un episodio grave e doloroso per la scuola e la comunità collegnese. Ignoti hanno sottratto 26 dispositivi digitali, per un valore complessivo di circa 10.000 euro, alla Scuola Primaria Don Sapino del quartiere Savonera. Si tratta di strumenti tecnologici fondamentali per il progetto STEAM – Classe 4.0, realizzato grazie a fondi europei e all’impegno del corpo docente.

Questi materiali non erano semplici apparecchiature: rappresentavano il cuore di un percorso educativo innovativo, volto a sviluppare le competenze digitali degli alunni e a garantire loro opportunità di crescita in linea con le sfide della società contemporanea.

Il furto non colpisce soltanto la scuola, ma l’intera comunità educante, privando i bambini di strumenti essenziali e minando il lavoro di chi quotidianamente si dedica alla loro formazione. È stata immediatamente presentata denuncia alle Forze dell’Ordine affinché vengano individuati i responsabili e perseguiti secondo la legge.

“Questo gesto vile e inaccettabile ferisce profondamente la nostra Città - sono le dure parole del Sindaco della Città di Collegno Matteo Cavallone - Rubare all’interno di una scuola significa colpire il futuro dei nostri ragazzi e minare i valori di solidarietà e crescita che Collegno difende con forza. Non si tratta solo di un danno economico, ma di un attacco diretto alla comunità e al suo impegno per l’educazione. Garantisco che l’Amministrazione sarà al fianco della scuola, eventualmente anche a livello economico, della dirigente scolastica Elisa Giovannetti e delle famiglie, affinché questo episodio non comprometta il percorso formativo degli alunni”. 

Aggiunge l’Assessora alle Politiche Educative Silvia Ala: “Provo rabbia e rammarico per quanto accaduto. Quei dispositivi erano il frutto di un lavoro di progettualità e di fiducia nel valore dell’innovazione didattica. Sottrarli significa interrompere esperienze preziose che aiutano i bambini a crescere come cittadini consapevoli e competenti. Non ci lasceremo scoraggiare: insieme al corpo docente e alle famiglie troveremo soluzioni per garantire continuità alle attività e restituire ai nostri studenti ciò che è stato loro ingiustamente tolto”.

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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