Eventi | 18 dicembre 2025, 17:30

A Villa Zirio celebrato un anno di Concerti Alimentari

Grande successo per il primo compleanno della rassegna “Le Quattro Stagioni” firmata dalle Note Libere e dalla Fata Zucchina, che ha unito musica e nuove varietà di riso made in Italy a favore della ricerca sulle malattie rare

A Villa Zirio celebrato un anno di Concerti Alimentari

A un anno esatto dal suo battesimo, la rassegna di Concerti Alimentari “Le Quattro Stagioni” ha vibrato sulle note della Ricerca, trasformando lo storico salone “Giuseppe Verdi” di Villa Zirio in un crocevia di musica, gusto, scienza e solidarietà.

Nata dall’alleanza progettuale dell'Associazione Note Libere (con la sua Giovane Orchestra della Riviera dei Fiori), della Scuola di Musica Civica di Sanremo e della Fata Zucchina (la giornalista-divulgatrice alassina Renata Cantamessa), anche in occasione dell’appuntamento di autunno dello scorso 12 dicembre, la rassegna ha ribadito la sua mission: portare in scena la naturale connessione e la straordinaria complicità tra la musica e il cibo d’autore.

L’importanza dell’iniziativa è stata sottolineata dal patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo: la sera dell'evento, infatti, l’Amministrazione è stata rappresentata dal consigliere comunale Giovanni Bestagno, che ha portato il saluto dell’assessore Chicca Dedali, da subito in prima linea in questo progetto che vede, tra l’altro, la valorizzazione di Villa Zirio come “Casa della Musica” della città.

Il cuore narrativo dell'appuntamento d’Autunno è stato il concetto universale di Ricerca, proposto come un fil rouge capace di tessere insieme i tre pilastri dell'evento: la formazione costante dei giovani talenti musicali della Civica, l’eccellenza agronomica del cibo d’autore attraverso IRES (Italian Rice Experiment Station) e l’impegno cruciale a favore del charity partner, Il Sorriso negli Occhi di Richi OdV. che sostiene la ricerca sulle malattie rare (in particolare, la neurodegenerazione legata alla mutazione del gene UBTF).

Special guest della serata, Massimo Biloni, fondatore di IRES, oltre a essere tra i massimi esponenti e conoscitori del riso a livello internazionale. Il suo intervento ha intervallato le emozionanti esibizioni musicali, rivendicando con passione il ritorno del riso italiano nelle abitudini alimentari del Paese e portando all’attenzione del numeroso pubblico il rilievo di una nuova figura professionale, il Sommelier del Riso, per garantire una valutazione sensoriale con pari competenza riservata al vino, specialmente in virtù del recente riconoscimento mondiale della Cucina Italiana come patrimonio dell’Unesco. Questa battaglia per la rivoluzione culturale del riso made in Italy, a favore della sua biodiversità e del riconoscimento dei suoi terroir, trova un manifesto nel suo ultimo libro, “Tutto un altro riso”, e nell’impegno profuso nella creazione della Strada del Riso Vercellese di Qualità.

Il legame narrativo e sensoriale tra musica e cibo ha trovato la sua metafora perfetta nello strumento principe della serata, il maestoso pianoforte Bluthner Aliquot del 1908, appartenuto a Flavia Benatti e recentemente donato alla Scuola Musicale Civica dalla famiglia Vairo Buxa, che ha creato un potente collegamento cromatico: il contrasto tra l’ebano (come la varietà di riso nero) e l’avorio (il riso dal bianco perlato come i tasti dello strumento). Il Bluthner, suonato con intensità dal giovanissimo Davide Diletto, ha dato prova della sua risaputa unicità, che risiede nel sistema brevettato Aliquot: una quarta corda aggiuntiva, non percossa dal martelletto, che entra in risonanza per simpatia, conferendo al suono un timbro caldo e complesso. La risonanza della quarta corda, silenziosa ma potente, ha simboleggiato idealmente l'impatto della Ricerca scientifica sostenuta anche dalla rassegna: un impegno nascosto che conferisce profondità e significato all'esperienza umana.

L'apice simbolico di questa narrazione è stato la scenografica "sfilata" di calici, simbolicamente rubati al vino e colmati di riso, in rappresentanza delle principali filiere dei risi speciali IRES: GranCavour, Ebano, Rubinum e Okris.

In assaggio, l'attenzione si è concentrata su due varietà simbolo della ricerca agronomica portata avanti da IRES:

  • GranCavour: definito “il riso da risotto del futuro”, che vanta il granello più grande del mondo (superiore del 20% all'Arborio), ed è l'unico riso da risotto ad essere aromatico, grazie all'introduzione di caratteri tipici dei risi del Sud-Est Asiatico.
  • Ebano: riso integrale pigmentato (nero), che esprime l'incredibile versatilità gastronomica tipica del chicco italiano.

Per l’occasione, le farine di riso GranCavour ed Ebano sono state esaltata in preparazioni dal dolce al salato, e proposte in un duplice omaggio alla Liguria e al Natale, passando dalle focacce bicolore al sorprendente panettone.

Il menù musicale-alimentare - che ha visto le coinvolgenti esibizioni dei giovani Fabiano Pinto, Linda Terrezzano, Teresa e Luigi Albano, Giovanni e Giuseppe Norberti, Luna Maffè e Umberto Bianchi - ha così suggellato un anno di successo, confermando l’efficacia del format dei Concerti Alimentari: un ponte innovativo e inclusivo tra arte, cibo e solidarietà che ha trasformato il semplice atto dell’ascoltare e del mangiare in un'esperienza consapevole, dal profondo valore culturale e dallo sguardo aperto al sociale.

C.S.

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