Politica | 24 dicembre 2025, 14:07

Crosetto jr lascia la Sala Rossa e per le Comunali 2027 stoppa Marrone: "Serve un candidato sindaco moderato"

Al suo posto, nel Consiglio Comunale di Torino, entra il manager della sanità Enzo Iodice

Giovanni Crosetto lascia il Consiglio Comunale di Torino

Giovanni Crosetto lascia il Consiglio Comunale di Torino

Giovanni Crosetto lascia il Consiglio Comunale di Torino per dedicare tutto il suo tempo al Parlamento Europeo. Eletto a giugno 2024 a Bruxelles, dopo un anno e mezzo di "su e giù" con Torino, il nipote del ministro della Difesa dice addio alla Sala Rossa.

Nel 2025 appena 10 presenze

Anche se nel 2025 le sue trasferte all'ombra della Mole, complice l'attività in Europarlamento, si contano sulle dita di due mani. In base ai dati diffusi negli scorsi giorni da Palazzo Civico, nell'anno che si chiude Giovanni Crosetto ha preso parte ad appena dieci tra Consigli Comunali e Commissioni. 

L'ex manager della sanità Iodice

Una "decisione necessaria" quella di dimettersi da capogruppo comunale di Fratelli d'Italia, per dedicarsi interamente all'Unione Europea. Entra al suo posto in Consiglio il manager della sanità Emilio Iodice, un tempo leghista ed ex direttore dell’ospedale Molinette, che andrà a sedersi accanto ai colleghi Enzo Liardo e Ferrante De Benedictis.

E Crosetto punta uno sguardo alle Comunali del 2027. "L’incomprensibile e pericoloso patto di collaborazione - chiarisce il meloniano -, con una realtà pericolosa e violenta come quella del centro sociale Askatasuna, seguito dallo storico sgombero effettuato dal Governo Meloni, offre al centro-destra una vera e concreta possibilità in termini di contendibilità delle prossime elezioni amministrative".

Mondo moderato

"C’è tutto un mondo moderato - continua -, che crede fermamente nei principi democratici e che di conseguenza crede e si riconosce nei principi della legalità. Questo mondo non può che trovare questo patto come un qualcosa di innaturale, un qualcosa che non lo rappresenta".

"Oggi il centro-destra - continua l'europarlamentare -, ha la concreta possibilità di intercettare quel mondo, arrivando ai numeri necessari per vincere le amministrative". Ma quale è il candidato sindaco ideale? Per Crosetto il nome che dovrà guidare il centrodestra sembra non essere il collega di partito Maurizio Marrone.

Candidato moderato 

L'assessore regionale alle Politiche Sociali è un personaggio fortemente identitario di Fratelli d'Italia, che non corrisponde al profilo delineato dall'europarlamentare. "Per intercettare quel voto moderato e indeciso - spiega - non è difficile capire che serva un candidato altrettanto moderato e capace di veicolare quel consenso". "Il centro-destra - chiarisce in ultimo Crosetto -, avrà quindi la vera e concreta possibilità di provare a vincere le amministrative di Torino, se non tratterà la città come la camera di compensazione di altre elezioni politiche, a partire da quelle regionali".

Cinzia Gatti

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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