Partecipazione attiva contro revival del fascismo: l’appello di Smuraglia alla Festa dell’Unità di Torino

“Nel panorama politico e ideologico odierno si fa sempre più minacciosa la deriva verso una destra nera che si ispira a principi razzisti. Dobbiamo essere ben vigili per evitare che sia anche solo lontanamente immaginabile un passo indietro rispetto al traguardo raggiunto dalla democrazia”. Così Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi, ha commentato alla Festa dell’Unità l’attuale e diffusa devianza verso una pericolosa riproposizione di quelle ideologie contro cui ha lottato l’Italia democratica. Ma si tratta davvero di fenomeni del passato, che periodicamente riaffiorano? O sono idee insite in modo quasi patologico nella mentalità di chi vede in quel vecchio totalitarismo una speranza di rinnovamento?

Parlare di Resistenza nel 2017 significa inevitabilmente fare i conti con i più grossi temi che stanno accendendo l’opinione pubblica: immigrazione e integrazione. Ricordare il sacrificio dei partigiani, oggi, è una forma di omaggio anche a chi quotidianamente combatte per riaffermare i principi di uguaglianza contro la xenofobia. Per questo politica e Resistenza dovrebbero sempre mantenersi due mondi in aperto dialogo: la fattualità dell’una, se orientata in una certa direzione, non può prescindere dal peso storico dell’altra. E lo hanno ribadito gli intervenuti al dibattito “I valori della Resistenza oggi nell’Anpi e nella politica”, moderato da Noemi Petracin dei Giovani Democratici. In dialogo con Carlo Smuraglia, il vicepresidente del consiglio regionale Nino Boeti e la presidente dell’Anpi Torino Mariagrazia Sestero. A entrare nel loro mirino, soprattutto le ideologie di stampo neofascista e xenofobo professate da gruppi come Casa Pound e Forza Nuova, sempre più apertamente sfacciati anche sui social, il maggior canale di diffusione per le loro rivendicazioni.

In mezzo al pubblico, tanti presidenti delle singole sezioni cittadine di Anpi seguiti da numerosi iscritti, tutti con il fazzoletto tricolore al collo.

“Sul tema immigrazione la politica deve portare a soluzioni condivise”, ha proseguito Smuraglia. “Non possiamo pensare di respingere tutti in mare senza pensare che fine fanno le persone che rimandiamo indietro. Dobbiamo far valere ogni giorno i veri valori in cui crediamo: libertà e uguaglianza”. E rispetto all’ipotesi di una via più facile cui molti aspirano in controtendenza rispetto allo spirito democratico, Smuraglia ribatte: “Abbiamo già sperimentato l’uomo forte in Italia, non lo vogliamo più. Sono in molti a credere che l’accentramento nelle mani di uno solo sia davvero la soluzione migliore, ma è un grave difetto di mentalità che va corretto. Bisogna davvero che entri in campo con forza unanime lo Stato democratico e antifascista”.