"Ho protestato animatamente dopo il rigore concesso all'Acqui al 99', a nostro avviso inesistente ed è giusto essere squalificato. Ma voglio pagare solo per questo motivo, ovvero per le proteste e qualche brutta parola. Io non ho toccato l'arbitro. Scrivere e affermare che è successo è dichiarare il falso. Ho una famiglia e una bambina, non ci sto a passare per violento...Abbiamo chiesto la registrazione della partita ad una testata giornalistica locale. Tutti i presenti sanno che l'arbitro non è stato toccato".
A parlare è Piero Cerrato, difensore del Santa Rita squalificato per un anno dal Giudice sportivo dopo Acqui-Santa Rita 1-1 di domenica scorsa (Promozione D). E' andata male anche a Simone Caria: per il bomber 6 mesi lontano dai campi.
Questo è ciò che ha scritto il Giudice sportivo su Cerrato (comunicato Lnd 13 febbraio): "Per condotta gravemente violenta e ingiuriosa nei confronti dell'arbitro, nonché per ripetuti insulti a tutta la terna arbitrale. Dopo la realizzazione del rigore assegnato alla squadra avversaria, il signor Cerrato inseguiva l'arbitro fino a metà campo, insultandolo pesantemente. Inoltre, nel tentativo di fermarlo, tratteneva energicamente il direttore di gara per il braccio destro, oltre a cercare anche in seguito il contatto fisico ponendo la propria mano destra sulla spalla sinistra dell'arbitro che stava indietreggiando. Alla notifica del provvedimento di espulsione, il signor Cerrato abbassava di forza la mano destra dell'arbitro che impugnava il cartellino, insultandolo e minacciandolo, minacce reiterate poco dopo nonostante l'intervento dei suoi compagni di squadra. Una volta uscito dal campo si posizionava insieme al sig. Caria, già espulso e ai bordi dello stesso, continuando a inveire all'indirizzo della terna arbitrale".
E' ancora caos: arbitri e referti, siamo lontani anni luce dalla classica "quadra". Sempre più addetti ai lavori sostengono che le ricostruzioni del Giudice sportivo non siano fedeli alla realtà.
Il Santa Rita va oltre e preannuncia un'azione legale.
L'allenatore Camillo Gialanella, su Facebook: "Il Santa Rita in tutta la sua storia non è mai stata protagonista di eventi simili, tanto meno lo è stata ad Acqui. Nessun suo tesserato ha toccato l'arbitro, la prova ne sono tutti quelli che erano a vedere la partita, dirigenti e presidenti di entrambe le squadre, nonché giornalisti presenti, inoltre la partita è stata completamente filmata da testate giornalistiche locali. Ulteriore prova ne è la mancanza di un referto medico dell'arbitro sul comunicato ufficiale oltre che non c'è stato nessun intervento di sanitari dovuto in suo soccorso, tra l'altro presenti a bordo campo se veramente fosse successo, e tanto meno c'è stato alcun intervento dovuto dalle forze dell'ordine. Pertanto agirà in tutte le sedi legali (sporgendo ufficiale querela verso chi sì è permesso di scrivere falsità su un documento ufficiale) e sportive opportune a tutela della propria immagine e dei propri tesserati! Possiamo essere accusati di aver protestato con veemenza contro la decisione del rigore molto dubbio al 99' di recupero, ma non per fatti mai accaduti, ovvero aver toccato l'arbitro!".