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Politica | 24 ottobre 2019, 06:02

Nichelino, le ex assessore Ramello e Sibona all'attacco del sindaco Tolardo: "Deluse da un progetto politico in cui credevamo"

Entrambe hanno dichiarato di non aver digerito il passaggio di sei consiglieri in quota Pd, che ha trasformato i dem in forza di maggioranza dentro il Comune: "Sbriciolato un sogno per decisioni calate dall'alto e non condivise dalla base"

Nichelino, le ex assessore Ramello e Sibona all'attacco del sindaco Tolardo: "Deluse da un progetto politico in cui credevamo"

Martedì sera alla presentazione delle due nuove assessore Paola Rasetto e Valentina Cera erano presenti in sala, sedute e silenziose in ultima fila, mentre il sindaco Tolardo spiegava il perché di questo doppio cambio nella squadra della sua Giunta.

24 ore dopo le ex assessore di Nichelino Gabriella Ramello e Sara Sibona, la prima fresca di dimissioni, la seconda uscita di scena dopo che le sono state ritirate le deleghe, hanno espresso il loro punto di vista su quanto successo nelle ultime settimane. Non nascondendo malumore per le ultime scelte fatte da Tolardo, quando ha accettato il passaggio di sei consiglieri nelle fila del Pd, facendolo diventare di fatto il partito di maggiornaza, pur essendo fuori dalla coalizione che aveva vinto le elezioni nel 2016. "Abbiamo sentito delle assurdità", hanno esordito. "Dovevamo un chiarimento alla città".

"Le mie dimissioni sono un atto politico, con valenza doppia", ha spiegato la Ramello. "Manifestare pubblicamente dissenso dalla deriva intrapresa dal sindaco e rispetto del patto fatto con elettori e parte della maggioranza a suo tempo. E poi rendere palesi manovre di palazzo che definiscono assetti politici che seguono un disegno preciso. A partire dall'azione sciagurata a luglio del passaggio dei 6 consiglieri al PD".

Gabriella Ramello ha sottolineato che si è scelto di fare tutto questo in estate, alle porte del mese di agosto, pensando che così si sarebbe fatto metabolizzare tutto alla città. Ma evidentemente non è stato così, almeno per la Ramello. "La delusione mi amareggia, perché il progetto politico in cui avevamo creduto in molti e per il quale avevamo lavorato è stato deliberatamente sbriciolato da poche persone che calano dall'altro decisioni che non tengono conto della base". Parla di "vecchia politica", la Ramello: "ora è stato innescato il gioco della riunione del centrosinistra dove ci si unisce come per magia per giochi elettorali e spartizione dei poteri rispetto a un percorso che parte dai cittadini. La riunificazione del cetrosinistra non è sbagliata, ma deve essere un processo costruito", sottolinea.  "Partendo dal basso, cosa mai accaduta nell'ultimo anno".

"Non mi sono dimessa per questione personali come dice il sindaco", ha aggiunto la Ramello, "l'ho fatto perché ciò che succede nel palazzo è troppo distante dal progetto che avevamo sottoscritto insieme. Sono stata definita talebana e come Sara (la Sibona, ndr) intransigente. Ma di fronte a questo trasformismo io sono intransigente".

Sara Sibona è stata ancora più decisa: "Non mi appartengono le doti di showman messe in atto nella conferenza di ieri (martedì per chi legge, ndr). Il punto centrale che difendo e che è stato svenduto il nostro progetto politico e di rinnovamento. Poca consistenza del sindaco della revoca delle mie deleghe". Sulla scelta di denunciare via Facebook il cattivo funzionamento della raccolta rifiuti è stata difesa dalla Sibona: "Avevo creato un canale di dialogo coi cittadini che ha portato risultati tangibili messi anche sulla pagina di covar14. Per tutta risposta mi sono sentita revocate le deleghe via telefono. Ma io in quetri tre anni ci ho sempre messo la faccia".

E sul percorso di riunificazione del centrosinistra la Sibona ha sposato le tesi della Ramello: "Avevamo chiesto che fosse un percorso parallelo per capire se c'erano i presupposti da qui a un anno e mezzo, in vista del 2021, per ripartire insieme, ma senza coinvolgimento politico dell'attuale giunta e della attuale maggioranza". Poi lo strappo, consumatosi a seguito della vicenda rifiuti: "Io ho sempre cercato di fare al meglio il mio lavoro, anche se talvolta è stato ostacolato", riferendosi a consiglieri che poi sono passati al Pd con i quali prima collaborava profcuamente "Ma che poi hanno presentato una interrogazione sul mio lavoro. Mi chiedo se è per questo che sono stata cacciata".

Una domanda destinata a restare senza risposta. Sara Sibona e Gabriella Ramello rappresentano il passato, dentro la Giunta. E chissà cosa riserverà loro il futuro, nel 2021 o prima ancora.

Massimo De Marzi

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