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Calcio | 27 ottobre 2019, 17:20

Zaza salva un Toro deludente

Granata con poche idee, battuti da Nandez nel primo tempo e spesso in difficoltà contro il Cagliari. Il lampo dell’ex juventino, innescato dal solito Belotti, ha evitato la seconda sconfitta consecutiva ma non i fischi e le contestazioni del pubblico

Zaza salva un Toro deludente

Nel fine settimana contraddistinto dai tanti pareggi, il Toro si adegua all’andazzo generale, non andando oltre l’1-1 casalingo contro iun bel Cagliari, mancando l'appuntamento con la vittoria per la quarta partita di fila. E senza il lampo di Belotti che ha consentito a Zaza di segnare a metà ripresa, sarebbe finita anche peggio, considerato che il portiere più impegnato è stato Sirigu e non certamente Olsen.

Una sconfitta avrebbe forse segnato la fine dell’era Mazzarri, anche se l’imminente trasferta di mercoledì a Roma contro la Lazio e il derby di tre giorni dopo forse avrebbero rimandato un cambio immediato della guida tecnica, di sicuro questo Toro gioca poco e male, dando la sensazione di essere un gruppo che non crede più nel suo allenatore. Che, di suo, ha lasciato in panchina oltre 40 milioni di euro, tenendo inizialmente fuori sia Zaza che Verdi, per scegliere un tridente anomalo con Ansaldi e Iago Falque. Ma l’argentino, fuori ruolo, ha giocato una delle partite peggiori da quando è arrivato al Toro, mentre Iago è ancora molto lontano dalla migliore condizione, dopo due mesi di sosta prolungata ai box per infortunio.

Il risultato è che il Cagliari ha portato a quota sette la striscia di risultati utili e con maggiore cinismo avrebbe anche potuto fare bottino pieno, visto che l’1-1 del Toro è arrivato in un momento in cui i sardi sembravano in assoluto controllo. Poi il gol di Zaza ha rianimato il Toro, che per una decina di minuti ha messo alle corde gli avversari, ma la bravura di Maran è stata quella di correre rapidamente ai ripari e con i cambi, dopo aver riassestato la squadra, nei minuti finali ha sfiorato il nuovo vantaggio molto di più di quanto il Torino si sia avvicinato al sorpasso. Se si escludono i soliti Sirigu e Belotti, pochi altri elementi si sono salvati nella fila granata, anche se Nkoulou è tornato ad essere il leader della difesa come nei giorni migliori, pur non essendo neppure lui esente da colpe in occasione della rete di Nandez.

Di sicuro Zaza ha regalato maggiore prestanza fisica all’attacco e lasciato meno isolato il Gallo, male invece Verdi nella mezz’ora abbondante in cui è stato schierato. E, una volta di più, ci si domanda se avesse senso spendere 25 milioni di euro per una riserva delle riserve del Napoli. Ma ora non c’è tempo per riflettere, ma solo per rifiatare: mercoledì c’è da andare a fare visita alla Lazio, prima di giocare il derby contro la Juve. Se il Toro sarà quello delle ultime due uscite, difficile pensare che la rotta possa essere invertita proprio contro queste due rivali di razza. Mentre anche il pubblico sta dimostrando di perdere la pazienza, con i fischi prima e durante l’incontro e i ripetuti inviti ai giocatori a tirare fuori la grinta: chissà cosa sarebbe successo alla fine, in caso di nuovo ko granata.

Cronaca. Complice la giornata quasi primaverile, l’Olimpico presenta un bel colpo d’occhio, senza che il settore ospiti contribuisca più di tanto, nonostante il gran momento del Cagliari e l’annunciata nutrita presenza sarda sugli spalti. Mazzarri sorprende tutti lasciando fuori sia Verdi che Zaza, varando un tridente spurio, dove accanto a Belotti e Iago viene avanzato Ansaldi, mentre Maran schiera il gioiello Nainggolan alle spalle del tandem Simeone-Joao Pedro. Il momento no del Toro è testimoniato dai cori “Tirate fuori le palle” e “meritiamo di più” della curva Maratona al momento dell’ingresso in campo delle squadre.

La partenza è al piccolo trotto: da una parte tiro di Iago Falque debole e centrale, risposta di Cagliari con Joao Pedro che mette i brividi alla difesa granata, dopo l’incursione di Nainggolan. Al minuto 11 il Toro torna a farsi vivo, ma la combinazione tra Ansaldi e Belotti viene seguita da un tiro di Baselli dal limite che non impensierisce Olsen. Al quarto d’ora ci prova Ansaldi da fuori ma la sua conclusione non inquadra la porta, mentre sul fronte opposto Nainggolan, su calcio d’angolo, cerca il jolly al volo dalla distanza, ma la palla finisce a un paio di metri alla destra di Sirigu. Al 19’ la formazione di Maran va ad un passo dal vantaggio, con il bel cross di Faragò sul quale il liberissimo Joao Pedro, chiamato a calciare un rigore in movimento, spara malamente fuori.

Verso la mezz’ora, durante un momento di pausa del gioco, una parte dello stadio inizia ad intonare cori contro la Juve, quasi a voler già entrare in clima derby in vsta del 2 novembre, mentre per diversi minuti il gioco staziona a centrocampo senza emozioni su entrambi i fronti. La scintilla la regala al 37’ Belotti, che con grande caparbietà regala un pallone in pressing, si incunea in area ma trova la pronta uscita bassa di Olsen a negargli la gioia dell’1-0. Il lampo del Gallo arriva però in un finale di primo tempo completamente al buio per un Toro che non riesce a costruire mai un’azione manovrata davvero pericolosa, mentre il Cagliari trova il vantaggio al 40’, sugli sviluppi di una rimessa laterale, con Simeone jr che arma Nandez, la cui rasoiata non lascia scampo a Sirigu. Il pubblico granata non la prende esattamente bene: “Tirate fuori le palle”, ritorna a gridare la curva Maratona, mentre la Primavera se la prende con il presidente Cairo. E al duplice fischio di Fabbri si levano solo fischi e buh di disapprovazione.

L’avvio della ripresa sembra almeno su altre cadenze da parte del Toro, che torna in campo con Zaza al posto dell’evanescente Iago Falque. Una conclusione dal limite di De Silvestri non inquadra la porta, mentre dall’altra parte il calcio di punizione di Cigarini non impensierisce Sirigu. La fiammata granata si esaurisce in fretta, mentre si iniziano a vedere anche errori di tocco e passaggi sbagliati che sollevano nuove disapprovazioni da parte del pubblico. Dopo un rigore richiesto invano dal Cagliari, la formazione di Maran sfiora il raddoppio con la sventola da fuori di Cigarini che trova Sirigu pronto nella risposta in calcio d’angolo. Mazzarri decide di rischiare il tutto per tutto, buttando dentro mister 25 milioni Verdi al posto di Djidji, con De Silvestri e Ola Aina che scalano in difesa nel 4-3-1-2 ridisegnato dal tecnico granata.

Nel momento più difficile del Toro ci pensa Belotti a tirare fuori i suoi dalla palude, con un irresistibile spunto sulla sinistra che conclude con un assist al bacio che Zaza trasforma sotto porta nell’1-1. La rete scuote i granata, che poco dopo sfiorano il sorpasso con il colpo di testa di Izzo, mentre un fuorigioco alla mezz’ora rende tutto inutile, sia la paratona di Olsen su Belotti che la successiva traversa di Verdi. Tutto sbilanciato in attacco, il Torino rischia sulle riaprtenze del Cagliari, che però col trascorrere dei minuti si rinserra tutto a difesa del pareggio, rinunciando a giocare come aveva saputo fare per alcuni tratti di gara. Mentre Maran toglie il suo goleador di giornata Nandez per affidarsi a Castro e mette dentro Rog, che sostituisce un Nainggolan calato nettamente alla distanza, la risposta di Mazzarri è l’ingresso di Laxalt al posto di un deludente Ola Aina per avere maggiore sprint sugli esterni.

Sirigu evita un clamoroso autogol al 40’ e poco dopo Pisacane cerca senza la fortuna con un tiro a giro dal limite, mentre Verdi spreca un paio di situazioni importanti, soprattutto un potenziale contropiede dopo un calcio d’angolo battuto male dal Cagliari. Il serrate finale regala soltanto un mischione in cui Zaza non riesce a trovare il tocco giusto sul cross (ritardato) di Ansaldi, il Toro prosegue la sua astinenza ma almeno evita un’altra sconfitta e i fischi dei suoi tifosi, che però salutano i giocatori chiedendo ancora una volta di tirare fuori gli attributi.

Torino – Cagliari 1-1

Torino (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji (13’ st Verdi); De Silvestri, Baselli, Rincon, Ola Aina (33’ st Laxalt); Iago Falque (1’ st Zaza), Ansaldi; Belotti. All. Mazzarri

Cagliari (4-3-1-2): Olsen; Faragò, Pisacane, Ceppitelli (37’ st Klavan), Pellegrini; Nandez (28’ st Castro), Cigarini, Ionita; Nainggolan (34’ st Rog); Simeone, Joao Pedro. All. Maran

Arbitro: Michael Fabbri (Ravenna)

Reti: 40’ Nandez, st 24’ Zaza

Ammoniti: Mazzarri, Ansaldi, Rincon 

Massimo De Marzi

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