Il capodoglio
Il mare era mosso quel giorno, che dico, tempestoso. Il capodoglio vide le grandi navi passare. Prima, anni prima, le scortava. Ora cercò di speronarle, una ad una. Determinato. Una affondò ma prima dalle sue ferite un sangue nero macchiò il blu delle acque. Il capodoglio sapeva che era sangue di morte, ma almeno sarebbe morto con quelle bestie e non da solo in mare, dopo che la sua tribù era stata cacciata ed ogni membro spolpato. Vide il sangue-olio allargarsi e si tuffò nella morte, sapendo che non sarebbe stata solitaria.
La neve
La neve si posava sul mare gelando ancor di più. Passarono i giorni e divenne ghiaccio. Tutto sembrava fermo e immobile. Il mare una lastra di ghiaccio che rispecchiava il cielo. Poi giunse la primavera e l’estate e l’autunno. E di nuovo il gelo per diversi anni. Gli orsi polari camminavano sulle lastre e cercavano cibo. Un anno il gelo arrivò dopo e poi smise di giungere. Gli orsi non si avventurarono più lontano dal ghiaccio eterno. Poi anche questo divenne di nuovo mare. Gli orsi provarono a divenire pesci, ma non erano fatti per vivere come pesci. Provarono a divenire uccelli ma erano troppo pesanti per volare. Sono lì magri che ancora aspettano il ghiaccio. Spero che abbiano ancora la forza di aspettare.
Il mare di fuoco
Il mare divenne fuoco quel giorno. Gli esseri umani avevano buttato una sostanza nera che bruciava. Gli uccelli e i pesci si fermarono a guardare perché tutte le regole centenarie erano state capovolte. Avevano visto come l’acqua si trasformava in fuoco. Andarono da Madre Natura a raccontare il fatto. Lei pianse e pianse. Le sue lacrime spensero il fuoco, ma solo per quella volta. Aveva dovuto usare tutta la sua forza magica per trasformare di nuovo il fuoco in acqua. La dovettero mettere a letto malata e da allora ha la febbre.
Le isole di plastica
Si era formata una nuova Terra e poi un’altra ancora. I pesci pensarono a una nuova magia creata da Madre Natura. La Terra non sembrava proprio formata di roccia e nemmeno di sabbia. Era un materiale nuovo e strano: a volte trasparente, a volte colorato, dalle forme più strampalate: allungato, tondo, rettangolare. Anche gli uccelli erano curiosi. Alcuni sorvolarono le isole, ne usarono pezzettini per costruire case e altri, ahimè, provarono a mangiarlo. Non vi dico che dolori di pancia! Madre Natura andò a investigare. Rimase lì incastrata e un gabbiano cerca da mesi di districarsi.