Conversazioni | 23 ottobre 2022, 10:46

RACCONTO/1 - IL MARE

Primo di una serie di tre racconti firmati dalla nostra rubrichista Barbara Gabriella Renzi, questa volta dedicato al mare

RACCONTO/1 - IL MARE

Il capodoglio

Il mare era mosso quel giorno, che dico, tempestoso. Il capodoglio vide le grandi navi passare. Prima, anni prima, le scortava. Ora cercò di speronarle, una ad una. Determinato. Una affondò ma prima dalle sue ferite un sangue nero macchiò il blu delle acque. Il capodoglio sapeva che era sangue di morte, ma almeno sarebbe morto con quelle bestie e non da solo in mare, dopo che la sua tribù era stata cacciata ed ogni membro spolpato. Vide il sangue-olio allargarsi e si tuffò nella morte, sapendo che non sarebbe stata solitaria.

La neve

La neve si posava sul mare gelando ancor di più. Passarono i giorni e divenne ghiaccio. Tutto sembrava fermo e immobile. Il mare una lastra di ghiaccio che rispecchiava il cielo. Poi giunse la primavera e l’estate e l’autunno. E di nuovo il gelo per diversi anni. Gli orsi polari camminavano sulle lastre e cercavano cibo. Un anno il gelo arrivò dopo e poi smise di giungere. Gli orsi non si avventurarono più lontano dal ghiaccio eterno. Poi anche questo divenne di nuovo mare. Gli orsi provarono a divenire pesci, ma non erano fatti per vivere come pesci. Provarono a divenire uccelli ma erano troppo pesanti per volare. Sono lì magri che ancora aspettano il ghiaccio. Spero che abbiano ancora la forza di aspettare.

Il mare di fuoco

Il mare divenne fuoco quel giorno. Gli esseri umani avevano buttato una sostanza nera che bruciava. Gli uccelli e i pesci si fermarono a guardare perché tutte le regole centenarie erano state capovolte. Avevano visto come l’acqua si trasformava in fuoco. Andarono da Madre Natura a raccontare il fatto. Lei pianse e pianse. Le sue lacrime spensero il fuoco, ma solo per quella volta. Aveva dovuto usare tutta la sua forza magica per trasformare di nuovo il fuoco in acqua. La dovettero mettere a letto malata e da allora ha la febbre.

Le isole di plastica

Si era formata una nuova Terra e poi un’altra ancora. I pesci pensarono a una nuova magia creata da Madre Natura. La Terra non sembrava proprio formata di roccia e nemmeno di sabbia. Era un materiale nuovo e strano: a volte trasparente, a volte colorato, dalle forme più strampalate: allungato, tondo, rettangolare. Anche gli uccelli erano curiosi. Alcuni sorvolarono le isole, ne usarono pezzettini per costruire case e altri, ahimè, provarono a mangiarlo. Non vi dico che dolori di pancia! Madre Natura andò a investigare. Rimase lì incastrata e un gabbiano cerca da mesi di districarsi.

Barbara Gabriella Renzi

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Barbara Gabriella Renzi

Salve! Mi chiamo Barbara Gabriella. Sono appassionata di filosofia, psicologia e letteratura. Ho scritto e scrivo di filosofia e anche i miei brevi racconti hanno sempre un risvolto filosofico e psicologico.
Ho all’attivo articoli e libri in inglese e in italiano su vari argomenti: filosofia della scienza, dell’ambiente e del linguaggio. In particolare mi sono interessata di metafore dal punto di vista cognitivo e ho puntato le mie analisi sulla loro abilità di strutturare il nostro modo di pensare e la nostra visione del mondo.
Mi piacciono i gatti e anche i cani ma purtroppo vivo senza animali. Adoro il mare e la sua canzone e la montagna d’estate quando si cammina sui sentieri e ci si immerge nella natura. Tra i viottoli e le mulattiere, lì, i miei passi danno il ritmo ai miei pensieri. Vivo a Berlino e ne sono contenta.

Conversazioni
La filosofia trova spazio nella vita di tutti i giorni: sicuramente è qualcosa di astratto ma questo non vuol dire che sia lontana da noi, anzi! La filosofia è un fattore fondamentale nella nostra vita e ci potrebbe aiutare a condurre un’esistenza soddisfacente. Non lasciamola a pochi esperti che parlano fra loro ma portiamola nel nostro salotto e al bar e parliamo di felicità e dei suoi segreti, di ansia e anche di cambiamento climatico, perché no? Discutiamo di amore e, magari, anche dell’importanza della solitudine in alcuni casi. Iniziamo a ragionare insieme su questi concetti e rendiamoli parte della nostra quotidianità per vivere meglio: in fondo una vita che non sia pensata è una vita non completamente vissuta, forse. Voi cosa ne pensate?

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