Scheletri è una band pop punk/emo hardcore band di Torino. Il progetto è nato nel 2019 da quattro amici di vecchia data con varie esperienze musicali alle spalle. L'idea del progetto è unire sonorità Pop Punk, Punk Rock e Emo d’oltreoceano ad un cantato in Italiano, in modo da creare un fattore di originalità nella proposta musicale, e al tempo stesso di lasciare un messaggio facilmente comprensibile e di maggiore impatto per il pubblico nostrano. Gli Scheletri esordiscono nel 2020 con l’EP Ossa rotte, mentre il 31 Marzo 2023 è uscito il nuovo singolo “Torino Non è La Mia Città”. Il brano farà parte del primo full length della band, un album che raccoglierà i primi 5 brani dell’EP originale e 5 nuovi inediti, programmato in uscita per Settembre 2023 in formato vinile 12” sotto Rebuilding.
Come si sono formati gli Scheletri e perché si chiamano così?
Gli Scheletri nascono nel 2019 dall’incontro tra diversi amici con la voglia di condividere la stessa urgenza espressiva suonando pop-punk, che è il genere che abbiamo ascoltato per tutta la vita. Il nome è venuto fuori in maniera piuttosto spontanea, ci sembra molto evocativo per le atmosfere che raccontiamo e ci rappresenta sia su un piano più materiale che sul piano spirituale, riferito al peso che ognuno di noi si porta dentro.
Sonorità internazionali ma testi in italiano, come mai questa combo?
Con un progetto precedente scrivevamo testi in inglese ma in un certo senso sentivamo di non essere davvero spontanei, come se ci fosse un filtro culturale tra i concetti che volevamo esprimere. Inoltre succedeva che facevamo dei concerti davanti ai nostri amici ed era come se comunicassimo con loro con una lingua diversa dalla nostra, la cosa ci faceva sentire un po’ strani. Cantando in italiano ci viene tutto più naturale e spontaneo e ci sembra di essere più sinceri e diretti.
Cosa ispira la scrittura dei vostri testi?
Di solito è solo un flusso di coscienza. Sia per quanto riguarda la musica che i testi, a volte è come se le canzoni fossero nell’aria e ci si sente solo un tramite che le rende concrete.
Vi chiamate Scheletri ed il vostro primo Ep si intitola Ossa Rotte, avete una passione per l’ortopedia o per l’Horror?
Ossa rotte è un concetto che ha antiche radici nel punk italiano, per noi era anche come spesso ci sentiamo tutti i lunedì mattina quando ricomincia la settimana. Ironia della sorte poi dopo l’uscita di quell’EP uno di noi si è davvero rotto sette ossa del piede, ce la siamo cercata.
Nel vostro nuovo brano cantate “Torino non è la mia città” ma è parte di me, da cosa nasce questo controsenso?
Più che controsenso per noi è un po’ l’ambivalenza, il rapporto di amore e di odio che abbiamo per questa città, che a volte sentiamo come nostra e a volte come estranea. Torino è una città molto particolare, una città meravigliosa che ti fa sentire a casa ma allo stesso tempo ti tiene distante, non ti dà mai confidenza fino in fondo, ti accoglie ma è sfuggente, non è mai davvero tua.
La vostra Torino musicale e non.
Torino ha fatto la storia dell’hardcore italiano negli anni 80-90 e tutti quei gruppi ci hanno segnato. La bandiera di Torino oggi viene portata in giro per il mondo dai Bull Brigade.
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