Attualità | 25 maggio 2023, 15:00

"Più assunzioni in difesa della sanità pubblica": sabato 27 la Marcia della Salute per protestare contro la Regione

Il Comitato promotore raccoglie 56 tra associazioni, ordini professionali e sindacati per manifestare contro la gestione della sanità in Piemonte. Airaudo (CGIL): "I soldi ci sono, disposti al fact checking con Icardi"

"Più assunzioni in difesa della sanità pubblica": sabato 27 la Marcia della Salute per protestare contro la Regione

Sabato 27 maggio associazioni, sindacati e ordini professionali marceranno in difesa della sanità pubblica. La 'Marcia per la Salute' è organizzata dal 'Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure', nato ad aprile, al quale hanno aderito 56 realtà associative di ordine sanitario ma non solo.

La richiesta principale mossa alla Regione è chiara: servono nuove assunzioni. Il Comitato stima una mancanza di 9000 professionisti in Piemonte, di cui 4000 solo tra gli infermieri, che al 31 dicembre hanno un residuo di 1 milione e 200 mila ore di straordinario e 150 mila giorni di ferie non goduti. A questa situazione si sommano le criticità delle strutture sanitarie: dai dati della Corte dei Conti si nota come il Piemonte abbia, in percentuale, più del doppio di strutture costruite prima del 1919 rispetto alla media nazionale (25,3% a fronte dell'11,7%), e che più di metà (51,7%) del totale delle strutture siano antecedenti al 1960. Nell'area metropolitana di Torino non viene costruito un ospedale da più di 50 anni.

"La prima risposta per salvaguardare il servizio pubblico sono le assunzioni - ha dichiarato Giorgio Airaudo, segretario generale di CGIL Piemonte - Dev'essere chiaro alla cittadinanza e alla politica di ogni colore che non si può tutelare la sanità pubblica in Piemonte se non si fanno le assunzioni. Alcune risposte deve darle il presidente Cirio perché ha le risorse per assumere e deve farlo, altre risposte deve darle il Governo nazionale e altre ancora gli enti locali. L'Italia è l'unico dei grandi paesi dell'Unione Europea ad avere la spesa sanitaria del 7% del PIL e la sta riducendo ulteriormente".

Oltre alle assunzioni, il Comitato ha fatto il punto sulla spesa sanitaria in Piemonte, denunciando una riduzione di posti letto del 14% tra il 2010 e il 2020 (pari a 0,4 posti letto in meno ogni 1000 abitanti) e un aumento della spesa privata del 19,1% tra il 2016 e il 2021. "Durante la Marcia faremo esercitazioni di rianimazione blsd su un manichino, per mostrare quanto dura e quanto sia faticoso cercare di salvare una persona senza arrendersi - ha spiegato Chiara Rivetti, segretaria regionale del sindacato di medici e dirigenti sanitari Anaao Assomed -. Sarà un atto di alto valore simbolico in quanto il manichino non ha volto né nome, a simboleggiare che nel pubblico non si guarda in faccia a nessuno e non si fa selezione come nel settore privato".

Secondo il Comitato i soldi ci sono ma sono stati risparmiati dalle aziende del Servizio Sanitario Nazionale oppure revocati alla Regione per mancanza di progettazione e capacità di utilizzo. "Siamo certi dei dati e siamo disposti a un fact checking con Icardi", ha proposto Airaudo, rispondendo alla dichiarazione dell'assessore regionale alla sanità sulla mancanza di fondi pubblici.

La Marcia per la Salute partirà da Piazza Carducci alle ore 14 di sabato 27 per terminare di fronte al grattacielo della Regione Piemonte in via Nizza, passando dagli ospedali Molinette, CTO e Sant’Anna. Tra le 56 realtà che hanno aderito al Comitato ci sono gli ordini professionali di medici, chirurghi e odontoiatri, degli psicologi, delle professioni infermieristiche, dei farmacisti, dei biologi, dei tecnici di radiologia e delle professioni sanitarie della riabilitazione e prevenzione, oltre a numerose associazioni e sindacati medico sanitari o realtà che hanno supportato il movimento come Libera, Se non ora quando o Volere la luna.

Francesco Capuano

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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