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Politica | 01 giugno 2023, 14:29

Ambrogio si dimette dalla Sala Rossa: "A tempo pieno in Senato, al fianco di Meloni". Tensione in FdI sul successore De Benedictis

"Non sono iscritto alla massoneria" replica il vicepresidente di Nazione Futura, ala più conservatrice del partito

Paola Ambrogio e Ferrante De Benedictis

Paola Ambrogio si è ufficialmente dimessa dal Consiglio Comunale di Torino. La motivazione? L'esponente di Fratelli d’Italia alle scorse politiche di settembre è stata eletta in Senato e vista la difficoltà di gestire entrambe le cariche, in accordo con la premier Giorgia Meloni, ha lasciato la Sala Rossa. Poco dopo le 13 ha incontrato la presidente del Consiglio Maria Grazia Grippo e le ha consegnato la lettera di rinuncia all'incarico.

"Rispetto per gli elettori e Torino"

Un addio annunciato ieri in tarda serata su Facebook, dove in un post ha esposto le sue ragioni. "È per il profondo rispetto che ho per i nostri elettori, per il mio Partito, per il Consiglio e per la Città di Torino che credo giusto fare un passo indietro". "È giusto dedicare - spiega - anima e corpo al Senato e alla missione di risollevare l’Italia, sostenendo l’azione del Governo e di Giorgia Meloni". "Ma sia chiaro - prosegue Ambrogio, che a Roma fa parte della commissione Bilancio - questa missione continua e continuerà anche per le strade di Torino ed io continuerò ad incalzare questa amministrazione perché non dimentichi mai il suo dovere e dia le giuste risposte ai torinesi".

I rumors

Un addio contrassegnato da qualche strascico, come spesso accade nel mondo politico. Se infatti la senatrice - così come i suoi colleghi di partito in Sala Rossa Enzo Liardo e Giovanni Crosetto - era stata convocata a Roma nelle scorse settimane per decidere insieme ai vertici nazionali piemontesi se lasciare o meno l'incarico di Torino, l'annuncio di ieri notte su Facebook avrebbe colto di sorpresa molto. Compresi, secondo i rumors del Comune, Liardo e Crosetto che non sapevano delle dimissioni di oggi. 

Il ricorso di De Benedictis

E anche la sua successione è segnata da una piccola diatriba interna a Fratelli d'Italia. Se infatti Liardo è stato il più votato di tutto il centrodestra alle scorse comunali con 1.730 preferenze, mentre Ambrogio seconda per FdI, Crosetto si è giocato il suo posto in Sala Rossa testa a testa con Ferrante De Benedictis. Se il nipote del Ministro della Difesa ha ottenuto secondo il sito del Comune 1.006 voti, il successore di Ambrogio 956. Appena cioè cinquanta in meno. E infatti De Benedictis aveva presentato ricorso alle comunali del 2021, chiedendo il riconteggio dei voti. 

De Benedictis 

All'epoca la spuntò Crosetto, che ora se lo troverà come nuovo compagno in Sala Rossa. Ma qualche maligno ha cercato di fermare la corsa del nuovo consigliere di Fratelli d’Italia, dicendo che fosse legato alla massoneria. Niente di illegale, se non che poco tempo fa il partito della Meloni ha "silurato" l'aspirante candidato sindaco di Siena Emanuele Montomoli per la sua appartenenza a una loggia. "Non ho nulla - replica De Benedictis - contro la massoneria, ma non sono iscritto. Trovo assurdo che nel 2023 si debbano fornire giustificazioni di questo tipo: o la si dichiara illegale, allora diventa un'altra questione, oppure è assurdo".  

La parte più conservatrice di FdI 

Laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino, De Benedictis è vicepresidente del movimento di idee "Nazione Futura": presidente di quest'ultima è Francesco Giubilei, che 2022 è consigliere straordinario del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Una realtà, come spiega De Benedictis, che rappresenta "la parte più conservatrice di FdI". Presidente dell’Associazione Giovani Ingegneri di Torino, De Benedictis vanta una grande competenza nel settore energetico e in particolare in quello delle fonti rinnovabili. 

Cinzia Gatti

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