Uno scatto, una storia | 30 giugno 2023, 09:00

Uno scatto, una storia: Nan Goldin

Photo credits: Nan Goldin - Self-portrait, trip overseas, 1959

Photo credits: Nan Goldin - Self-portrait, trip overseas, 1959

Nan Goldin è nata a Washington, e all'età di 18 anni ha iniziato il suo lavoro fotografando amici e parenti, usando la fotografia come un diario visivo delle sue esperienze. Il suo stile è caratterizzato da un 'impronta fortemente diretta e realistica, senza esasperazioni estetiche.


Considera l'obiettivo fotografico come una parte integrante del proprio corpo, in grado di registrare le proprie impressioni ed esperienze, la vita quotidiana registrata frontalmente nel suo intenso vivere e senza alcuna censura. Il suo lavoro consiste in una moltitudine di contatti con amici ripresi nella loro "vita irregolare", per strada, nelle loro camere e nei luoghi che caratterizzano la loro vita inusuale.


In genere si tratta di personaggi emarginati o che hanno subito violenze di ogni genere, omosessuali, travestiti, alcolizzati, drogati, malati di aids, ed altri personaggi in preda ad anoressia e depressione e che presentano un'invalidazione, un'alterazione, una perdita evidente della propria identità.


La nuova identità, quella acquisita, viene fotografata senza alcuna imposizione, senza porre in evidenza un modello o un ideale ormai sgretolato per un processo di autolesionismo che ha come fine l’autodistruzione.


Attualmente Nan Goldin è tra le fotografe più richieste dalle gallerie e dai musei d'arte contemporanea del mondo e tra le più stimate e seguite dalla critica d’arte.


“Mi fotografo nei momenti di difficoltà o di cambiamento per trovare il terreno su cui poggiare il cambiamento. Scattare autoritratti diventa un modo per aggrapparsi a se stessi”.


“La fotografia mi ha salvato spesso la vita: ogni volta che ho passato un periodo traumatico sono sopravvissuta scattando. Il mio lavoro si basa sulla memoria. Per me è fondamentale avere un ricordo della gente che ho conosciuto, specialmente di chi mi è stato vicino, per consentirgli di vivere per sempre”.



Puoi trovare ulteriori scatti dell’artista cliccando qui.

Giorgio Gatti

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Giorgio Gatti

Giorgio Gatti nasce a Torino nel 1958 e inizia a fotografare giovanissimo. Le sue fotografie, un archivio di oltre 150.000 immagini, sono il frutto di oltre 40 anni di scatti che lo ha portato a lavorare a Milano, Londra, Berlino, New York e Parigi città che lo ha adottato per diversi anni.

Le sue immagini sono all’interno di svariate collezioni private.

Attualmente divide il suo lavoro tra Chieri e Parigi, città che lo ha adottato come curatore e storico della fotografia. Tutto il suo archivio è di proprietà esclusiva della Fine Art Images Gallery - Agenzia esclusiva della sua produzione.

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