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Economia e lavoro | 08 novembre 2023, 10:05

Scadenza Bonus Edilizia, De Sanctis: "Senza una proroga ci sarà un’impennata di richieste di cassa integrazione e di fallimenti"

L'appello del presidente di Confartigianato Torino: "La Legge di bilancio deve offrire una via d’uscita e soluzioni concrete a un problema che coinvolge imprese, lavoratori e famiglie"

Scadenza Bonus Edilizia, De Sanctis: "Senza una proroga ci sarà un’impennata di richieste di cassa integrazione e di fallimenti"

 

“Chiediamo una proroga per permettere, almeno, la conclusione dei lavori già avviati con il Superbonus- così Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino sulla prossima scadenza del bonus edilizia a fine anno -senza indurre ad inutili e pericolose accelerazioni che potrebbero compromettere la qualità degli interventi e la sicurezza degli stessi lavoratori. La Legge di bilancio deve offrire una via d’uscita e soluzioni concrete a un problema che coinvolge imprese, lavoratori e famiglie. Le nostre imprese edili devono avere il tempo utile per terminare i lavori che, sicuramente, non potrà essere entro il 31 dicembre. Senza una proroga ci sarà un’impennata di richieste di cassa integrazione e di fallimenti”.

“Voglio ricordare che le continue modifiche normative hanno generato il gravoso problema dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese – continua De Santis- Il 60/70% delle imprese operanti sul territorio ha ancora lavori bloccati e crediti incagliati nei cassetti fiscali per un valore di circa 1,8 miliardi di euro, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Ma il conteggio totale delle posizioni che rischiano di dover fare i conti a breve con la cassa integrazione e la perdita del lavoro, potrebbe aumentare vertiginosamente tra diretti e imprese collegate. A questo si sono aggiunti altri problemi come l’impennata dei costi dei materiali, il caos normativo con tempistiche che si allungano e scarsa liquidità”.

“Se non ci fosse una proroga e la quota dei lavori rinviata al 2024 fosse scontata solo al 70% e non più al 110%, si creerebbe un contenzioso enorme tra imprese e condomini-commenta De Santis - con il rischio di fallimenti e della perdita di migliaia di posti di lavoro. Oggi molte imprese preferiscono rinunciare ai lavori coperti da Superbonus, bonus facciate ecc. perché non hanno più fiducia e, pur di andare avanti, stanno utilizzando i risparmi familiari. E’ assolutamente necessario individuare una rapida soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile.” 

“Il Superbonus e i vari bonus edilizi hanno prodotto effetti espansivi conclude De Santis - hanno contribuito alla crescita, hanno consentito al mercato delle imprese di acquisire competenze importanti. Ora esigiamo che si trovino soluzioni definitive per i crediti incagliati e per i tanti esodati da Superbonus, e che i futuri nuovi incentivi per interventi edili green e di efficientamento energetico siano strutturati con serietà. Le nostre imprese edili sono pronte per affrontare ed adempiere ai prossimi obblighi della comunità europea sulle case green in vigore dal 2030. Dobbiamo però fare tesoro degli errori fin qui commessi.

 

 

redazione

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